Voti, giudizi, critiche e ilarità. Oltre quattro ore di dibattito in consiglio comunale sulla relazione del primo anno di attività degli assessori dell'amministrazione De Luca
Voti, pagelle, giudizi, commenti. In un clima molto sereno, a tratti goliardico, nell’aula consiliare di Palazzo Zanca terzo round del confronto sulla relazione del primo anno dell’amministrazione De Luca. Una saga a puntate che ieri pomeriggio ha visto il consiglio comunale protagonista del dibattito. Una settimana fa l’esposizione da parte degli assessori della giunta De Luca su quanto fatto nel primo anno da amministratori. Ancora prima c’era stato il faccia a faccia con il sindaco. In quella prima seduta i toni erano stati molto più accesi. Ieri invece tutto un altro clima.
Una seduta che all’inizio ha fatto registrare il pienone ma che via via, con il passare delle ore, ha visto un’aula sempre più vuota. Alla fine erano una decina i consiglieri sugli scranni. Tutti al loro posto invece assessori e sindaco De Luca che, come sempre, ha seguito con attenzione tutti gli interventi.
Bocciati e promossi
Ai consiglieri la possibilità di commentare, criticare, esaminare, giudicare quanto esposto dagli assessori nella lunghissima relazione e durante la scorsa seduta in aula. Pochissime le contestazioni mosse all’amministrazione. Hanno mantenuto la linea critica dell’opposizione i consiglieri del Movimento 5Stelle che hanno preso la parola. Dalle altre parti dell’aula invece le note più dolenti hanno riguardato soprattutto gli assessori Pippo Scattareggia ed Enzo Trimarchi. Bocciati o rimandati da quasi tutti i consiglieri dell’aula. Promosso a pieni voti e all’unanimità il vicesindaco Salvatore Mondello.
Mancavano i “pezzi” del Pd che solitamente non le mandano a dire, come Antonella Russo e Felice Calabrò. Dunque, alla fine di quattro ore abbondanti di dibattito è emerso un giudizio complessivamente positivo sull’operato del primo anno della giunta De Luca.
Ad aprire le danze è stato Libero Gioveni. Ha passato in rassegna alcuni dei passaggi ritenuti chiave di questo anno a partire dalla rimodulazione del Piano di riequilibrio. Plauso per l’impulso dato alle opere pubbliche, con la richiesta di fare di più per prevedere clausole sociali che aprano posti di lavoro per i messinesi. Gioveni ha parlato anche degli sforzi importanti fatti sul fronte del risanamento, ma anche sulla gestione diretta dei servizi sociali, chiedendo più attenzione per gli anziani e per gli asili nido. Idem per i rifiuti e la Polizia Municipale, rilanciando l’ipotesi di chiedere i poteri speciali per l’emergenza traffico.
Sempre dal centrosinistra intervento di spirito propositivo, con qualche nota polemica, da parte di Alessandro Russo. Ha parlato di servizi sociali e della necessità di non ignorare gli allarmi che provengono dagli utenti con l’ottica di migliorare i servizi resi. Di teatro, muovendo una critica sulle nomine fatte da De Luca al Vittorio Emanuele. Ha chiesto più attenzione per gli spazi culturali da creare soprattutto per i giovani.
Le pagelle di Sicilia Futura
Pagelle invece da parte di Sicilia Futura. Piero La Tona ha portato in aula una relazione di 18 pagine sull’operato dell’amministrazione De Luca, facendo un plauso per lo sforzo compiuto da sindaco e assessori nelle loro articolate relazioni. Ha contestato le intemperanze del sindaco De Luca, i metodi utilizzati troppo spesso. Giudizio critico e negativo soprattutto sul settore della cultura che in questo anno è stato nelle mani di Trimarchi e che adesso è passato in quelle dell’ultima new entry Enzo Caruso.
Per il sindaco De Luca un voto sufficiente, un giudizio interlocutorio perché continua a mantenere uno stile da Marchese del Grillo e un consiglio: spettacolarizzare meno, imparare ad essere più direttore d’orchestra e meno solista. Il voto più alto è andato al vicesindaco Mondello, insufficienza e giudizio sospeso per Scattareggia e Trimarchi, Calafiore sulla sufficienza, Minutoli più che sufficiente, un discreto per la Previti. Alla Musolino soprattutto un consiglio: bene la repressione e il pugno duro ma sarebbe meglio di puntare meno sull’effetto “Starsky e Hutch” con il sindaco De Luca.
Grandi complimenti da parte di Benedetto Vaccarino per Forza Italia che ha semplicemente dichiarato che questa amministrazione ha gettato le basi per migliorare la città.
I 10 e lode a tappeto
Più simpatico, tanto da suscitare non pochi momenti di ilarità, Salvatore Sorbello che con i suoi 10 e lode a tutti gli assessori ha strapromosso l’amministrazione De Luca, ammettendo di non aver letto neanche una delle 1500 pagine della relazione ma di aver seguito tutto sul campo. Da applausi la battuta sul vicesindaco Mondello, definito “l’unico punto di riferimento in caso di guerra, l’Onu del consiglio comunale e l’enciclopedia delle cose che non si possono fare” perché riesce a smontare con argomenti e contenuti quello che non rientra nella sua visione programmatica”.
Critiche pentastellate
Dagli scranni del Movimento 5Stelle Andrea Fusco ha toccato a 360 gradi le pecche rilevate nel lavoro e nel modus operandi degli assessori di De Luca. I colleghi Cristina Cannistrà e Andrea Argento si sono concentrati soprattutto su servizi sociali, programmazione dei fondi extra bilancio e impianti sportivi. Acceso come sempre l’intervento di Argento che ha stigmatizzato duramente l’idea dei bandi di affidamento degli impianti ai privati.
Avatar, pesci fuor d’acqua e Tom Cruise
Pagelle acute e ironiche, in stile calcistico, anche da parte del consigliere di LiberaMe Massimo Rizzo che ha dato però prima di tutto un 4 ai suoi colleghi d’aula per aver dimostrato di non saper stare sulla sedia. Per Scattareggia voto 5 e “pesce fuor d’acqua” perché gli è stato affidato un ruolo che chiaramente non gli è consono. Calafiore voto 6, “garbata” per come affronta da sola il peso della mission impossible dei servizi sociali, considerato anche che Bivona della Messina Social City non è Tom Cruise.
Trimarchi voto 4 “l’uomo sbagliato al posto sbagliato. Caruso in attesa. Voto 7 per Mondello e Previti. Un 6 invece per “l’avatar” Musolino perché troppo spesso fotocopia del sindaco, per questo definita anche “la sceriffa bionda”. Per Minutoli uno stirato 5,5 perché affetto dalla sindrome de “il più furbo sono io”. Infine niente voto e rimandato per la cattiva condotta il sindaco De Luca nella sua veste di assessore al Bilancio, dove però ha dimostrato di essere preparato e competente.
Luna di miele
Insomma, alla fine l’amministrazione De Luca ha incassato una promozione sul campo. Su diversi punti c’è ancora da lavorare tanto. L’aula ha chiesto di essere ascoltata e tenuta in considerazione. E se all’inizio i rapporti tra aula e sindaco erano stati tutt’altro che idilliaci, ad un anno di distanza sembra essere in piena luna di miele. Almeno con buona parte dell’aula.
Francesca Stornante