L'evento stavolta sarà notevole, interessando tutta l'Italia. Spettacolari le immagini satellitari.
Dopo l’invasione di polvere desertica della scorsa domenica, che ha offuscato i cieli in tutta la Sicilia, nelle prossime ore un nuovo e più intenso evento di intrusione di polveri desertiche sta per invadere tutta l’area centrale del Mediterraneo.
Come ormai avviene sempre più frequentemente, la propagazione verso nord dell’anticiclone nordafricano, con l’annesso flusso di aria calda proveniente dai deserti sahariani, si accompagnerà all’intrusione, nella media atmosfera, di un ingentissimo quantitativo di pulviscolo desertico, in sospensione, proveniente dalla vasta regione sahariana occidentale.
Mercoledì 19 giugno raggiungerà pure la Sicilia
La nuvola di polvere che sta per sollevarsi verso la Sardegna, per poi raggiungere l’intero territorio nazionale, fino alle Alpi e ai confini con Svizzera, Austria e Slovenia, sarà davvero notevole per intensità ed estensione.
Nelle prossime ore il flusso sahariano in quota causerà un brusco aumento delle temperature sopra i 1000 metri di altezza. A livello del mare l’effetto di questo riscaldamento lo vedremo solo nella parte finale della settimana, grazie alla presenza dei mari, ancora piuttosto freschi in superficie.
I mari freschi, difatti, raffredderanno in parte questa massa d’aria negli strati più bassi, producendo delle foschie e delle possibili nebbie d’avvezione, specialmente sullo Ionio. Ciò creerà una inversione termica sulle coste, con temperature più fresche rispetto alle quote collinari.
Ma tale strato d’inversione termica entro giovedì 20 si romperà, spingendo i termometri oltre la soglia dei +32°C +33°C anche in città, mentre nelle valli e conche più interne della provincia la colonnina di mercurio supererà i +35°C +36°C.
Dal pomeriggio di mercoledì cieli lattiginosi
L’arrivo delle polveri desertiche, inoltre, contribuirà anche a peggiorare la qualità dell’aria in molte città italiane, con un deciso peggioramento delle PM10. Il cielo si renderà lattiginoso, e spesso sarà addirittura invisibile.
La foschia (in questo caso è più preciso chiamarla caligine) prodotta dalla presenza di queste polveri in sospensione provoca un peggioramento della qualità dell’aria e una riduzione della visibilità che può influire sull’aviazione. Le particelle più piccole, note come PM2,5, se inalate, possono aggravare precedenti problemi respiratori e causare secchezza delle mucose. Per una pulizia dei cieli, con molta probabilità, bisognerà attendere la parte finale del weekend, mentre le temperature, dopo il picco fra giovedì 20 e venerdì 21 (giorno del Solstizio d’estate), già sabato 22 torneranno lievemente a diminuire.