Per anni la magnolia secolare e i resti di villa De Gregorio sono stati sommersi dai rifiuti. Inizio lavori a breve ma con tempi non meglio specificati
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Uno spazio verde enorme che per anni è stato trattato come discarica a cielo aperto. I sacchetti, gli ingombranti e l’inciviltà venivano lanciati oltre la recinzione, di giorno e di notte (vedi qui). Il parco Magnolia, nel cuore di Giostra, avrà nuova vita e tornerà alla libera fruizione dei cittadini.
“Risanamento è anche creare spazi per la libera fruizione”
“Trasformeremo la bruttezza in bellezza“, con queste parole il sub commissario al risanamento Marcello Scurria spiega il senso del progetto che vedrà il parco urbano finalmente riqualificato. Al suo fianco il vicesindaco di Messina e assessore al Risanamento Salvatore Mondello. “Risanamento non è solo consegnare case, ma anche riqualificare i quartieri attraverso opere di fruizione collettiva”, dichiara l’assessore facendo riferimento al fallimento della progettualità della legge 10 del 1990 che pensò solo a costruire case e non spazi di aggregazione. Accanto a loro il presidente del Consiglio di amministrazione di Arisme, Vincenzo La Cava, e la consigliera Francesca Martello.
La magnolia secolare diventerà monumentale
All’interno del parco sorge una magnolia di circa 200 anni, che presto avrà il vincolo monumentale dalla Regione Siciliana, come racconta l’ingegnere del Corpo Forestale Carmelo Calabrese. A pochi passi dall’imponente esemplare emergono i resti archeologici della villa De Gregorio, anche questi potrebbero diventare un’attrazione turistica.
2 milioni per riqualificare i parchi di Giostra e Camaro
La riqualificazione dei parchi di Giostra e di Camaro costerà circa 2 milioni di euro, con l’obiettivo di concludere in un anno. L’inizio dei lavori? A breve – dicono i presenti, senza meglio specificare.
Il paradosso di questo sito archeologico è che un antico portale è stato per errore inglobato all’interno di un condominio di palazzine popolari e quindi si può osservare solo attraverso le sbarre di un cancello. Si lavorerà anche su questo aspetto, per liberarlo dalla prigione in cui si trova.
Al sopralluogo erano presenti anche i consiglieri comunali Giuseppe Busà, Dario Carbone, Giandomenico La Fauci e Emilia Rotondo, in rappresentanza della sesta commissione consiliare. Insieme a loro il presidente della V Municipalità Raffaele Verso e il consigliere Giuseppe Puglisi.
Quella magnolia è il secondo albero in Sicilia per dimensioni. La supera solo il Castagno dei Cento Cavalli a Sant’Alfio, sulle pendici dell’Etna
Io sono praticamente nato in quella zona,quando vi erano le cosiddette case volano.Da bambino andavo spesso a guardare questo grande albero,dall’odore un po’ sgradevole;ricordo i moscerini che a migliaia ronzavano nella zona,e tra i ruderi della villa c’erano persino delle stalle con i cavalli.Si raccontava che su quell’albero ci fossero anche gli spiriti di persone giustiziate per impiccagione,e la leggenda dice che le radici di quest’ albero arrivassero fino a mare.Ma la realtà era che la zona,quando il torrente era aperto e non c’era neanche la strada degradata,era piena di rifiuti su cui maiali e topi pascolavano liberamente