Un sogno chiamato Top Spin Messina: la storia della società di tennistavolo campione d'Italia

Un sogno chiamato Top Spin Messina: la storia della società di tennistavolo campione d’Italia

Giuseppe Fontana

Un sogno chiamato Top Spin Messina: la storia della società di tennistavolo campione d’Italia

domenica 22 Maggio 2022 - 07:00

Il presidente Giuseppe Quartuccio ci racconta il fenomeno sportivo cittadino, partito con 3 giovani tesserati e arrivato a vincere due scudetti (e varie coppe)

MESSINA – A pochi giorni dallo scudetto vinto contro l’Apuania Carrara, non si spegne l’entusiasmo che si è creato intorno alla Top Spin Messina. La formazione di tennis tavolo ha conquistato il secondo campionato nazionale della sua storia, portando in alto i colori della città a livello Italiano ancora una volta. La storia di questo club si fonda intorno alla famiglia Quartuccio e a una nascita che risale a 15 anni fa. Un’ascesa, promozione dopo promozione, che ha portato la società a vincere due scudetti in 4 stagioni, con in mezzo Coppa Italia e due Supercoppe italiane, oltre a svariati successi giovanili in tutta la penisola.

Una vera eccellenza messinese che si allena alla palestra di Villa Dante, esclusivamente dedicata al tennis tavolo, e che tanti in città non conoscono a fondo. Un problema, quello della ribalta degli altri sport, che viene vissuto anche in riva allo Stretto, così come accade a livello nazionale. La storia della Top Spin, invece, merita di essere raccontata e il club sostenuto da tutta la città. Così abbiamo raccolto il racconto del presidente Giuseppe Quartuccio, emozionato ed entusiasta per la vittoria dello scudetto 2022, bis del successo del 2019.

Presidente Quartuccio, come nasce questo lungo percorso fino al successo?

Nasce tutto nel 2007, 15 anni fa. Io ero ancora un ragazzino, un bambino che giocava con il Cus Messina. Poi però ha deciso di non fare più la squadra. Noi eravamo tre ragazzi e mio padre ha deciso di far nascere la Top Spin Messina anche per far giocare me, visto che mi divertivo molto. Abbiamo creato poi da lì un movimento incredibile, con tanti ragazzi, sponsor che ci hanno sostenuto, tifosi che ci hanno seguito. Sembrava impossibile all’inizio, invece è partito un percorso lungo, bello e divertente. Eravamo solo in 3. Poi è arrivato l’innesto più importante, quello del nostro tecnico Wang Hoang Liang, che ci segue ormai da tantissimi anni. Abbiamo portato la squadra a competere ai massimi livelli italiani ed europei. Siamo arrivati tra le migliori squadre d’Europa e c’è mancato veramente poco per fare qualcosa di davvero importante anche fuori dai confini nazionali.

Giuseppe Quartuccio, presidente della Top Spin Messina

Qual è stato il momento più emozionante?

Il momento più bello sicuramente è stato il primo scudetto. Una sensazione troppo grande da gestire, emozioni indescrivibili. Lo abbiamo vinto con 4 ragazzi italiani e di fronte a 600 tifosi, una Villa Dante piena che ci ha abbracciato e spinto verso la vittoria. Questo secondo scudetto purtroppo è stato viziato dall’epoca che stiamo vicendo. A causa della pandemia da Covid non ha potuto assistere tutto il pubblico che avrebbe voluto. Sono due scudetti diversi, ma è anche vero che quest’anno è stato ancora più inaspettato. Carrara ci aveva sempre surclassato, anche abbastanza facilmente. Loro erano sicuri, noi gli abbiamo negato questa gioia. Momenti brutti? Non ne vedo. Siamo una grande famiglia, si vive insieme e si cercano soluzioni insieme. Vorremmo solo ancora più affetto dalla nostra città, sentirci più apprezzati.

Che risposta ha dato Messina in questi anni alla vostra ascesa?

Diciamo che nel periodo attuale è complicato a prescindere. Anche volendo non potremmo accogliere nell’impianto tutti gli spettatori che vorrebbero esserci. Ci sono tante difficoltà legate a numeri limitati e prenotazioni. Ci sono delle regole a causa del Covid e vanno rispettate. Certo è che si sente sempre parlare di altri sport e non di tennistavolo. Molti ancora non ci conoscono nonostante siamo due volte campioni d’Italia. Pian piano la città però si sta accorgendo di noi. Stiamo creando qualcosa di bello anche con le scuole e stiamo cercando di costruire un bel movimento giovanile. Abbiamo avuto la bella vittoria di Danilo Faso, un grandissimo campione nonostante la giovanissima età. Cerchiamo di puntare sui giovani, soprattutto se italiani.

Capitolo impianti: com’è la situazione dell’impianto di Villa Dante?

Noi abbiamo in concessione la palestra di Villa Dante che è tra le più grandi in Italia per il tennistavolo. Questa è esclusivamente per il nostro sport. Purtroppo la struttura andrebbe ristrutturata per farla ritornare all’antico splendore. Manca un sistema di areazione e d’estate diventa complicato giocare. L’ho provato da giocatore: ci si può sentire male per quanto manca l’aria. Questa per me è la priorità, perché la struttura c’è e tra l’altro andrebbe, penso, sistemato soltanto il motore dell’impianto attuale.

Qual è il sogno della Top Spin?

La vittoria della Champions League, come nel calcio. Ma lì si gioca davvero con i numeri uno, due, tre, al mondo. La nostra ambizione è quella di crescere anche in Europa. Il nostro sogno vero è aver creato questo movimento, avere una famiglia dietro e non essere semplicemente un club che chiama i giocatori per vestire la propria maglia. Noi mangiamo insieme, viviamo insieme, questo è il nostro sogno e l’abbiamo realizzato.

Un commento

  1. .clap clap….da chi vi apprezza dal primo momento, per serietà, unione, abnegazione e per l’ estremo amore per questo sport e per gli atleti che lo rappresentano, anche se qualcuno va via il suo cuore rimane sempre con questi colori.
    “I have a dream”….Palestra Villa Dante un gioiellino di sport da far invidia a tutto il movimento nazionale con 300 tifosi di media ad ogni partita..

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