Un tuffatore provetto sui nostri torrenti: alla scoperta del merlo acquaiolo

Un tuffatore provetto sui nostri torrenti: alla scoperta del merlo acquaiolo

Daniele Ingemi

Un tuffatore provetto sui nostri torrenti: alla scoperta del merlo acquaiolo

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lunedì 04 Marzo 2024 - 15:00

La sua presenza nelle aree più impervie a monte dei torrenti indica un ambiente ancora salubre

Il merlo acquaiolo, nome scientifico Cinclus cinclus, è un uccello passeriforme della famiglia dei Cinclidae, che frequenta i corsi d’acqua del nostro continente.

In Italia è diffuso sia lungo i corsi d’acqua alpini che appenninici, rimasti pressochè incontaminati rispetto le attività antropiche prodotte dall’uomo. Esemplari di merlo acquaiolo sono ancora presenti nelle parti a monte dei principali corsi d’acqua dei nostri monti, lì dove scorre acqua corrente (anche in estate), sia sui Nebrodi che sui Peloritani.

Attualmente questa specie è minacciata dalle sistemazioni idraulico-forestali e dalle rettificazioni dei fiumi, ma soprattutto dall’inquinamento dell’acqua.

Nelle aree dove si è sensibilmente migliorato il sistema di depurazione delle acque, vedi l’esempio del Trentino, il merlo acquaiolo è tornato a frequentare gran parte dei corsi d’acqua. La sua presenza indica acque salubri.

merlo

Un tuffatore provetto

Il particolare piumaggio, molto folto rispetto ad altri uccelli della sua stessa famiglia, gli permette di incrementare l’effetto isolante. Con un secreto oleoso prodotto nella glandola del codrione vengono inoltre impermeabilizzate le piume diventando idrofughe.

Le narici alle base della parte superiore del becco e gli orecchi esterni possono essere racchiuse con delle membrane protettive, si tratta di un adattamento anatomico questo al tuffo sottacqua.

Le ali corte e arrotondate si prestano come remi per il nuoto sottacqua. I muscoli attorno agli occhi sono molto sviluppati e permettono la vista durante le immersioni. Le dita dei piedi sono potenti e muniti di artigli acuti permettendo di aggrapparsi ai ciottoli viscidi e di staccarsi di slancio.

merlo acquaiolo

Al contrario di quasi tutte le specie ornitiche le ossa del merlo acquaiolo al loro interno non sono cave, ma ripiene di midollo osseo aumentando così il peso specifico. Si è visto pure come questo uccello, malgrado le piccole dimensioni, sia capace di sfruttare con una certa abilità la corrente del fiume per tuffarsi.

Modificando leggermente la posizione del corpo viene successivamente a galla come un tappo di sughero. Nuotando in superficie raccoglie gli insetti che galleggiano sull’acqua. Questi movimenti natatori sono abbastanza impacciati perché il merlo acquaiolo non possiede palme dei piedi.

Per buona parte del tempo il merlo acquaiolo si posiziona su grossi sassi sporgenti nel mezzo del torrente, muovendo su e giù le gambe. Tuffandosi riesce a immergersi fino ad una profondità di 1,5 metri per una distanza misurata fino a 20 metri. Uccelli adulti si tuffano per 5-10 secondi, ma sono stati osservati periodi di immersione fino al mezzo minuto.

uccello

Di cosa si nutre?

L’alimentazione del merlo acquaiolo è costituita principalmente da insetti acquatici e delle loro larve, ma anche di molluschi e piccoli crostacei. L’uccello li recupera rivoltando con il becco il pietrame subacqueo.

Il nido si presenta a forma sferico, costruito da pezzi di piante graminacee e muschi a tettoia con un ingresso rivolto verso l’acqua. È situato tra le radici degli alberi, nelle cavità dei muri, sotto i ponti e a volte anche nelle pareti rocciose, dietro una cascata. Un modo per proteggere i pulli da eventuali predatori. All’interno il nido è imbottito di foglie secche e talvolta viene utilizzato per più anni.

La costruzione del nido è lavoro della femmina. Le 3-6 uova di colore bianco vengono incubate per ca. 16 giorni esclusivamente dalla femmina. Tutti i due genitori si danno alla ricerca del cibo. I piccoli si involano a 20-24 giorni di vita. Spesso vengono portate a termine due covate all’anno.

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