Un vaccino al minuto alla Fiera di Messina: 455 in 6 ore tra AstraZeneca e Pfizer

Un vaccino al minuto alla Fiera di Messina: 455 in 6 ore tra AstraZeneca e Pfizer

Carmelo Caspanello

Un vaccino al minuto alla Fiera di Messina: 455 in 6 ore tra AstraZeneca e Pfizer

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martedì 23 Marzo 2021 - 15:53

Il commissario per l'Emergenza Firenze: "Stiamo risolvendo anche le criticità dovute al cattivo tempo di questi giorni nella parte esterna dell’Hub"

MESSINA – Un vaccino al minuto. In sei ore, tra AstraZeneca e Pfizer, nell’Hub Fiera di Messina (dalle 9 alle 15 di oggi, martedì) ne sono stati somministrati 455. Per essere precisi sono state inoculate 195 dosi di Astrazeneca nel Padiglione 7 a e 260 Pfizer nel padiglione 7 b. All’Ufficio straordinario emergenza Covid si fa notare che si tratta di “tempi straordinari grazie alla massiccia presenza di personale tra medici, infermieri, amministrativi, addetti all’accettazione, psicologi, volontari di associazioni e della Protezione Civile che accompagnano l’utente dall’arrivo alla presa in carico, dalla somministrazione all’osservazione finale”.

A fornire i dati è lo stesso “Ufficio” nel mezzo di una giornata caratterizzata da code e tanti disagi. Tornando ai numeri, secondo i dati forniti la media è di 1, 26 vaccini al minuto. Una stima – vien fatto notare – che potrebbe essere mantenuta durante tutta la giornata, garantendo una anamnesi accurata e approfondita per ogni cittadino che spesso richiede dai 15 ai 20 minuti di visita prima che venga presa la decisione dell’idoneità alla vaccinazione.

Per non creare file e inutile attesa, l’Ufficio per l’emergenza raccomanda all’utenza di non presentarsi mai prima dell’orario previsto dalla prenotazione: l’accesso in Fiera sarà consentito al massimo 10 minuti prima dell’orario previsto.

Il commissario per l’emergenza a Messina, Alberto Firenze, va oltre: “Stiamo risolvendo anche le criticità dovute al cattivo tempo di questi giorni nella parte esterna dell’Hub. L’ex complesso fieristico di Messina infatti, a differenza di altre strutture dedicate alle vaccinazioni, non ha una sala d’attesa al chiuso ma un piazzale all’aperto che comporta disagi per la cittadinanza, cui stiamo ponendo rimedio con montaggio e previsione di tendoni e tenso-strutture riscaldate e con sedie per far accomodare le persone più vulnerabili, come fragili, anziani o diversamente abili. Ci scusiamo per gli inconvenienti subiti da alcune persone, benché non dipendenti dalla nostra volontà, e stiamo facendo in modo che non accadano più”.

2 commenti

  1. La notizia è in antitesi con quanto avvenuto un paio di ore fa: con regolare prenotazione effettuata sulla piattaforma nel settore riservato alle persone vulnerabili dopo circa 2 ore di attesa non hanno accettato di vaccinare gli utenti affermando che non potevano fare astrazeneca. Fra l’altro si trattava di persone che venivano dalla provincia che sono state rimandate indietro. Sarebbe il caso di indagare

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  2. I dati forniti in questo articolo COZZANO totalmente con la realtà, che è puramente CAOS, disorganizzazione strutturale e logistica.

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