Ospite della Settimana europea della mobilità, l'imprenditore Bipop Gresta racconta il suo progetto, già in programma in Veneto
di Marco OIivieri, riprese e montaggio di Silvia De Domenico
MESSINA – Non solo il ponte. Nuove frontiere per lo Stretto: con una capsula sottomarina da Messina a Reggio. Fa l’imprenditore, si fa chiamare Bipop Gresta e dopo essersi dedicato a HyperloopTT, negli Stati Uniti, ora è a capo di Hyperloop Italia. Gabriele Gresta interviene alla Settimana europea della mobilità, a piazza Lo Sardo, e ai microfoni di Tempostretto racconta il suo sogno e progetto: “Si tratta di un nuovo sistema di trasporto. Immaginate d’avere una capsula e di metterla dentro un tubo, con tutte le catteristiche necessarie. Non è fantascienza. Abbiamo realizzato un prototipo in Francia. Abbiamo pure vinto un bando da 800 milioni nel Veneto per la tratta Padova-Venezia e siamo già al lavoro”.
“3600 passeggeri all’ora, 50 in una capsula, in tempi brevi potrebbero essere portati da una città dello Stretto all’altra. Sessantamila passeggeri al giorno. 24 milioni di passeggeri l’anno. E il sistema Hyperloop consuma poca energia, non inquina ed è mosso da energie rinnovabili”, spiega Bipop Gresta, in visita a Palazzo Zanca per un incontro con il sindaco.
con la manutenzione che c’è in Sicilia dopo quanto tempo si resterebbe sotto?
la fantascienza va bene nei paesi civilizzati.
Ma perchè mai 60.000 persone al giorno e 24.000.000 dovrebbero spostarsi tra le sponde fossero pure Scilla e Cariddi? Non è meglio se questo straordinario sicuro strumento di trasporto lo si fa utilizzare ai migranti? in due o tre anni svuotiamo l’Africa e non se ne parla più!
Resto dell’avviso che il teletrasporto sia più affidabile e che la velocità del pensiero ancor meglio se non espresso apra i confini dell’infinito
Dopo il tram volante…
E perché non una capsula a forma di supposta, così è più aerodinamica e può avere diversi utilizzi