"Una domenica d'inferno per i lavori sulla A18"

“Una domenica d’inferno per i lavori sulla A18”

Autore Esterno

“Una domenica d’inferno per i lavori sulla A18”

lunedì 17 Marzo 2025 - 20:30

Un cittadino racconta la sua esperienza ieri per via della chiusura del tratto di autostrada da Tremestieri a Roccalumera

In merito al caos di ieri provocato dalla chiusura di un tratto di autostrada per i lavori sulla A18, ci scrive un cittadino. E racconta la sua testimonianza degli effetti nel traffico. Segnalazione WhatsApp al 366.8726275.

Era un inferno ieri, da Tremestieri a Roccalumera, nei 26 km di strada statale 114, per due cantieri della A/18 che hanno costretto alla chiusura l’autostrada dalle 6.00 alle 18.00. Per percorrere soltanto quei 26 km, dovendo andare all’aeroporto di Catania, ho impiegato 80 minuti all’ andata, dopo le 12.00, e 50 minuti, nel senso opposto dopo le 16.00, in una situazione stressante e nevrotica. Le lunghe file si sono create in tutti gli incroci semaforici: Mili, Bivio Galati, Santo Stefano e Santa Margherita. Ringraziamo per la loro pazienza e disponibilità tutti gli abitanti di Scaletta, Itala ed Alì che hanno dovuto sgombrare la statale dalle auto in sosta: tutte le attività economiche sono state danneggiate a causa della impossibilità della sosta anche momentanea per i clienti: qui infatti la strada era una pista da autodromo.
Nuovi gravi disagi e rallentamenti nei 3 km di strade tortuose e saliscendi di Capo Alì, incrociando mezzi pesanti che rendevano estremamente pericoloso l’incrociarsi dei mezzi. Altri pesanti rallentamenti ad Alì Terme. Intelligentemente il sindaco aveva predisposto il senso unico verso Catania sulla Statale e il percorso opposto verso Messina sul lungomare, ma qui mischiato in doppio senso con il contemporaneo traffico locale. Ma nei punti di intersezione dei due flussi di traffico, a Nord vicino alle Terme e a sud verso l’accesso alla miracolosa passerella sul Fiume Nisi, una trentina tra vigili urbani e addetti alla Protezione civile dovevano a fatica evitare gli ingorghi.
Insomma un inferno per i provvisori rapidi cantieri autostradali: figuriamoci cosa succederà con i circa 40 cantieri contemporanei per il ponte. Saremo alla paralisi del traffico.

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