Il segretario della Cgil Messina, Pietro Patti, insiste sulla raccolta firme in corso nei territori
Intervista video di Marco Olivieri con il segretario generale della Cgil di Messina Pietro Patti
MESSINA – “Le leggi sbagliate sul lavoro: dal Jobs Act alla norma contro i licenziamenti illegittimi. E, ancora, nel caso dei subappalti, per la tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro e per trasformare a tempo indeterminato il lavoro precario”. Il segretario generale della Cgil di Messina, Pietro Patti, sintetizza così la raccolta firme per i referendum promossi dalla Cgil. I banchetti presenti nelle piazze, in diversi spazi cittadini e dei Comuni della provincia, con una mobilitazione referendaria che sta interessando i luoghi di lavoro. E sabato 1 giugno continua la raccolta firme su quattro quesiti a Messina e in provincia. Quattro quesiti referendari “per il lavoro stabile, dignitoso, in sicurezza”.
“Il lavoro è troppo precario nel territorio – continua Patti – i salari sono troppo bassi, servono più tutele e più sicurezza. Alle cittadine e ai cittadini diciamo che i referendum sono un passo per il cambiamento, diciamo di firmare per un lavoro stabile, dignitoso, tutelato”.
Per la Cgil, “i quattro referendum puntano a cancellare norme che hanno peggiorato le condizioni di lavoro e di vita: se si è licenziati ingiustamente deve essere garantito il diritto al reintegro, vogliamo innalzare le tutele contro i licenziamenti illegittimi anche per chi opera nelle piccole imprese, i contratti a termine devono rispondere a causali specifiche e temporanee, nel sistema degli appalti occorre affermare la responsabilità solidale del committente”.
La raccolta firme di sabato 1 giugno
Sabato 1 giugno i banchetti raccolta firme saranno presenti a Messina a piazza Cairoli 9:30/12:30 e nel pomeriggio dalle 16:30 alle 19:30, nei comuni della provincia, a Santa Teresa di Riva piazza Sacra Famiglia (9:30/12:30), a Francavilla di Sicilia via Margherita (9:30/12:30), Milazzo via Medici (16:00/21:00), a Barcellona P.G. piazza San Sebastiano (9:30/12:30), a Patti piazza Garibaldi (17:00/20:00), Brolo in via Emanuele III-via Libertà (9:00/13:00), a Capo d’Orlando in piazza Matteotti (17:00/20:00), a Sant’Agata di Militello nel piazzale antistante centro commerciale “Agorà” (9:00/13:00).
“Prosegue anche la nostra battaglia contro l’autonomia differenziata – aggiunge il segretario generale della Cgil Messina -, sabato siamo stati in piazza a Napoli con una delegazione dal territorio messinese contro un piano del governo nazionale che penalizza proprio i territori più fragili. È aumentata la povertà, mentre proseguono i tagli su sanità, assistenza, istruzione e il governo Meloni propone un disegno di legge spacca Italia che aumenta le diseguaglianze sociali, territoriali, che mette fortemente a rischio i diritti di cittadinanza”.
I quesiti
Ecco i temi:
1. Abrogare le norme che impediscono il reintegro al lavoro in caso di licenziamento illegittimo.
2. Tutelare i dipendenti di aziende con meno di 16 dipendenti eliminando il tetto massimo di sei mensilità di indennizzo in caso di licenziamento illegittimo e possibilità per il giudice di riconoscere una tutela adeguata al lavoratore.
3. Abrogare le norme che hanno liberalizzato e quindi moltiplicato il ricorso all’utilizzo del lavoro a tempo determinato.
4. Estendere, in caso di infortunio sul lavoro negli appalti, la responsabilità all’impresa appaltante.
Ditelo a “daffine”, alla senatrice Musolino che se n’è andata con quello che si è inventato il jobs act.
SINDACATI LA ROVINA DI QUESTA NAZIONE
da ridere …..ma veramente….CGIL .pinsate a cose piu serie che e meglio……e ne esistono tante nel campo del lavoro,,,,ahahaha ……….pinsate a cu non travagghia……… lavorano