Dopo la decisione "choc" della Corte di Cassazione, sabato a Furci si terrà una manifestazione di sensibilizzazione organizzata dal Centro "Al tuo fianco" e dal Comune
FURCI – Una marcia silenziosa dall’appartamento di via delle Mimose in cui Lorena Quaranta fu uccisa dal suo compagno Antonio De Pace sino alla panchina rossa sul lungomare a lei dedicata. Sabato 27 luglio a Furci Siculo si svolgerà una manifestazione organizzata dal Centro antiviolenza “Al Tuo Fianco” con il patrocinio del Comune. Il centro da anni si prodiga per sensibilizzare i cittadini sul tema della lotta alla violenza contro le donne. “In un momento in cui, da ogni parte d’Italia si levano voci di indignazione contro la sentenza emessa dalla Corte di Cassazione nel femminicidio di Lorena Quaranta – spiega la presidente Cettina La Torre – abbiamo organizzato una manifestazione di sensibilizzazione proprio a Furci Siculo, nel luogo dove Lorena è stata ammazzata, alla presenza anche delle massime istituzioni locali e nazionali e dei familiari della vittima”.
La Torre: “Vicini alla famiglia di Lorena e a tutte le donne”
Per l’avv. La Torre è questo “il momento in cui non bastano solo le dichiarazioni di indignazione, ma è necessario dimostrare l’importanza della formazione di quella consapevolezza, di radicale ed insuperabile rifiuto di ogni forma di giustificazione di condotte che costituiscono efferati delitti”.
Con la manifestazione di sabato il Centro “Al tuo fianco” vuole esprimere “vicinanza e solidarietà ai familiari di Lorena, e rafforzare ancora di più l’impegno alla lotta alla violenza di genere”. “Siamo vicine a tutte a tutte quelle donne che, in situazioni simili – aggiunge la presidente La Torre – vivono, magari, un momento di sfiducia nella giustizia, e che potrebbero essere scoraggiate alla denuncia”. L’invito alla partecipazione è esteso a tutti.
Francilia: “Giustizia per Lorena”
Il sindaco Matteo Francilia ha commentato la decisione della Corte di Cassazione, che ha chiesto ai giudici di secondo grado di rivedere la condanna all’ergastolo di Antonio De Pace, valutando la possibilità di concedere le attenuanti generiche come lo “stress da Covid”. “Si tratta di una decisione che costituisce un precedente molto grave e condurrà ad un nuovo processo”, dice Francilia. “Noi chiediamo tutti insieme giustizia per Lorena, soffocata da quest’uomo a mani nude. Indossare scarpe rosse, rafforzare la legislazione, sensibilizzare sulla violenza contro le donne, diventa inutile – continua il sindaco di Furci Siculo – se poi la magistratura derubrica la violenza di genere ad atto scaturito da stress… come dire “l’assassino era stressato poverino”. Lorena non c’è più fisicamente tra noi, questo è l’unico fatto certo. Nessuno deve subire violenze o morire e in questo modo si muore due volte. Questa non è giustizia”, ha concluso il primo cittadino.
Le Sentenze non si criticano,per fare il giudice di Cassazione si diventa per meriti e non per anzianità.
Nordio questa riforma devi fare anche.
Questa sentenza creerà un precedente molto pericoloso, tutti coloro che hanno commesso dei crimini durante la pandemia possono avere uno sconto di pena, questa sentenza la reputo una follia.