I soci dell’azione giovanile del Rotary International in visita al Museo Regionale
Un’insolita e suggestiva esperienza, quella di cui il Rotaract Club “Messina” è stato protagonista. Quasi come nell’omonimo film commedia del 2006 con Ben Stiller e Robin Williams che tutti ricordiamo, anche i giovani soci del noto club service hanno vissuto una vera e propria “notte al Museo” Regionale di Messina. Guidati direttamente dalla direttrice della struttura, la dottoressa Caterina Di Giacomo,
i soci hanno potuto ammirare in visita privata notturna le collezioni museali sotto una veste più affascinante, con le sole luci che illuminano le opere e il panorama mozzafiato della “falce” come sfondo. Uno spettacolo inusuale, certamente, ma anche una preziosissima occasione, per chi ne ha avuto la possibilità, di apprezzare maggiormente le opere esposte e coglierne i minuti dettagli che una caotica visita in pieno giorno inevitabilmente preclude. Soddisfatta per la buona riuscita dell’evento la direttrice, che non ha esitato ad accompagnare i ragazzi, ai quali ha brillantemente fornito informazioni più dettagliate relative alle collezioni, riflettendo anche sul respiro e sul taglio marcatamente internazionali che il nuovo assetto organizzativo della struttura museale presenta.
Alle parole della direttrice Di Giacomo si associano anche la presidente del Rotaract, dottoressa Maria Ludovica Carerj e la socia madrina dell’attività, la dottoressa Valeria Dattola. Presenti all’evento sono stati i soci Violetta Squadrito, Antonio Nicocia, Alessandro Magno, Lydia Broccio, Federica Genitori, Mariabeatrice D’Andrea e Vittorio Tumeo. L’alto livello culturale della manifestazione ha richiamato anche l’attenzione di altri club, come i Rotaract “Stretto di Messina”, “Messina Peloro”, “Milazzo” e “Gela”, rappresentati rispettivamente da Gloria Franchina, Aurelio Spartà, Enea Miraglia e Andrea Altamore e infine l’Interact Club Messina con Giorgia Vadalà.
Il nuovo Museo si pone senz’altro come il fiore all’occhiello, il biglietto da visita della nostra città e attraverso di esso passa inevitabilmente ogni ipotesi di sviluppo turistico e culturale del territorio. Il fatto che i giovani si interessino a conoscerne i segreti, è un segnale estremamente positivo per il ruolo che il “museo” dovrà avere in una città proiettata nel futuro, come affermava Sebastiano Tusa, compianto Assessore Regionale ai Beni Culturali e archeologo di fama mondiale scomparso lo scorso 10 marzo, in una delle sue ultime interviste che costituisce una sorta di “testamento morale” per tutti.