Lo spettacolo è stato scritto da Giusi Arimatea e vanta la regia di Giovanni Maria Currò
Si chiude con la prima nazionale di “Una vita a cottimo”, di Giusi Arimatea, con Mauro Failla e con la regia di Giovanni Maria Currò, la rassegna ClanDestini, organizzata dal Clan degli attori al MuMe, il museo regionale di Messina. Uno spettacolo molto atteso, per cui sono stati fissati tre giorni di repliche, da venerdì 21 a domenica 23 aprile, sempre alle 21.
Il testo “Una vita a cottimo” di Giusi Arimatea, prima che fosse messo in scena, aveva già ricevuto premi e riconoscimenti prestigiosi: primo classificato al Premio Nazionale di Drammaturgia “Aldo Nicolaj” di Fossano, secondo classificato al Concorso Teatro in cerca d’Autore di Avezzano, selezionato al Nuovo Teatro San Paolo di Roma e al Premio Nazionale Ercole Patti di Treccastagni.
“Una vita a cottimo” è il dramma intimo di un uomo schiacciato dal senso di responsabilità, dal carattere severo e prevaricatore della madre. È un quieto dondolare tra l’arrendevolezza e le fantasticherie. La cognizione, appena sussurrata, dell’insensatezza della rinuncia alla vita.