Faranno un periodo di quarantena, poi potranno avviare il loro percorso universitario
Sono giunti stamane in Italia, all’aeroporto di Roma Fiumicino, 37 dei 45 rifugiati destinatari di borse di studio che proseguiranno il loro percorso accademico in 23 atenei italiani, grazie al Progetto Unicore – University Corridors for Refugees. Gli altri 8 giovani arriveranno nei prossimi giorni.
Fra le Università che hanno aderito al Programma c’è anche quella di Messina, pronta ad accogliere due studenti beneficiari: Dawit Afeworki Kifle, idoneo all’immatricolazione al CdL magistrale in “Business Consulting and Management” (curriculum in International Management) e Ahmed Ali Mohammed, idoneo all’immatricolazione al CdL in “Geophysical Sciences For Sismic Risk”. Entrambi i ragazzi, che arrivano a Messina grazie al lavoro ed al sostegno del Cemi – Centro per la Migrazione, l’Integrazione sociale e la comunicazione interculturale dell’Ateneo peloritano, sono di origine eritrea e vengono dall’Etiopia (dove si trovavano con lo status di rifugiati).
La selezione studentesca, svolta dalle singole Università, si è basata sul merito accademico e la motivazione. Complessivamente, i vincitori delle borse sono rifugiati provenienti da Eritrea, Etiopia, Somalia, Sudan, Sud Sudan e Congo Kinshasa.
Gli studenti inizieranno un periodo di quarantena, reso obbligatorio dall’emergenza pandemica, al termine del quale potranno avviare il loro percorso universitario presso gli Atenei italiani ospitanti.
Il Programma risponde ai principi dell’Unhcr (L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati) che – entro il 2030 – si pone l’obiettivo di raggiungere un tasso di iscrizione del 15% a programmi di istruzione superiore per i rifugiati in Paesi d’accoglienza e Paesi terzi, anche attraverso l’ampliamento di vie di accesso sicure come i corridoi universitari.