Il Dipartimento di Civiltà antiche e moderne è pronto ad aprire le porte a dottorandi e ricercatori in arrivo da tutta Europa
MESSINA. Tutto è pronto, al Dipartimento di Civiltà antiche e moderne dell’Università degli studi di Messina, per accogliere dottorandi e dottori di ricerca da tutta Europa. Discuteranno insieme, il 7 e l’8 maggio, il tema de “Il conflitto”, secondo “prospettive storico-antropologiche, filosofico-sociali, filologico-letterarie e archeologiche”, in occasione del primo convegno dottorale organizzato dal Dottorato di Scienze Umanistiche.
Si parlerà, infatti, del conflitto e delle sue rappresentazioni ideologiche nel corso della storia; dell’etica e dell’estetica del conflitto; di archetipi, ontologie e filosofie giuridico-politiche del conflitto; di conflitti, duelli e guerre nella letteratura e non solo. Più di 80 interventi di giovani studiosi, moderati dai docenti del Dicam.
Poi, ancora, la presenza di ospiti illustri e la possibilità, per chi arriva in città, di visitare il nostro patrimonio artistico, con la guida di Roberto Cobianchi, ordinario di Storia dell’Arte Medievale e Giovanni Giura, ricercatore di Storia dell’Arte Moderna.
Ad inaugurare il convegno saranno la Magnifica Rettrice Giovanna Spatari, il direttore del Dipartimento Giuseppe Ucciardello e la coordinatrice del Dottorato in Scienze Umanistiche Caterina Malta.
A seguire le relazioni di apertura – moderate dal Prorettore vicario Giuseppe Giordano – della professoressa Caterina Resta, già ordinario di Filosofia Teoretica, e del professore Antonino De Francesco, ordinario di Storia Moderna e già presidente della Società Italiana per la Storia dell’Età Moderna.
E, poi, spazio agli interventi dei giovani studiosi, divisi in panel paralleli.
Il comitato organizzatore formato dai dottorandi di Scienze Umanistiche, con la guida del comitato scientifico (composto dai professori Annamaria Anselmo, Paola de Capua, Lorenzo Campagna, Giuseppe Giordano, Caterina Malta, Marina Montesano), ha reso possibile un dialogo a più voci che farà della nostra città la protagonista di uno scambio culturale arricchente, produttivo e necessario, visti i tragici eventi che sconvolgono la nostra attualità.
I contributi presentati – dalla durata di 15 minuti – saranno successivamente elaborati per la pubblicazione su “Peloro. Rivista del dottorato di ricerca in Scienze umanistiche dell’Università degli Studi di Messina”.
Qui il programma completo: