Il candidato dichiara a urne chiuse: "Se eletto rettore, mi impegnerò per l'estensione del voto studentesco"
MESSINA – Elezioni per il nuovo rettore dell’Università di Messina: ha votato l’87% dei voti equivalenti, pari a 1181 voti sui 1352 complessivi. In attesa dello spoglio di domattina, le prime parole sulla giornata elettorale sono di uno dei tre candidati, Michele Limosani, che si contende la carica con Giovanni Moschella e Giovanna Spatari. Afferma il direttore del Dipartimento di Economia: “La grande partecipazione alla competizione elettorale rappresenta un segnale che interpreto, senza dubbio, in modo positivo perché segnala la grande voglia della comunità accademica di dare forza al rilancio del nostro Ateneo”.
Ma ci sono anche le ombre per l’economista, che aggiunge: “Con amarezza, allo stesso tempo, riscontro che una parte fondamentale della stessa comunità, quella degli studenti, ha dato dimostrazione di scoramento, disertando l’appuntamento. La rinascita dell’Università di Messina deve coinvolgere tutti e non può che passare dalle energie più sane e dall’entusiasmo delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi. Il nuovo rettore dovrà dare – a mio avviso – un primo segnale, con la modifica delle normative che stabiliscono il peso del voto studentesco e con il massimo coinvolgimento di tutte le parti della comunità”.
In particolare, hanno votato oggi 508 tra studenti, dottorandi, assegnisti e specializzandi, con voti equivalenti 2.