Il Gup Urbani ha rinviato a giudizio l'ex Rettore Tomasello, docenti e impiegati coinvolti nell'indagine delle Fiamme Gialle
Vanno al vaglio del Tribunale, a partire dal prossimo 28 maggio, le accuse della Procura di Messina sull'ennesimo caso che riguarda l'Universitá, in questo caso affiancata dall'ateneo di Camerino.
Il Gup di Messina Daniela Urbani ha rinviato a giudizio l'ex rettore Francesco Tomasello, Giuseppe Bisignano, direttore del dipartimento di Farmacia dell'ateneo peloritano, il professor Giuseppe Teti, Cesare Grillo, gestore dell'economato della Facoltà, Maria Chiara Aversa, ex delegata del Rettore per la formazione delle Commissioni d'esami, i professori Giuseppe Nicoletti e SandroRipa, rispettivamente delle università di Catania e Camerino. Sono accusati di concussione, peculato, abuso d'ufficio e falso nell'ambito di un'inchiesta su un presunto concorso truccato alla Facoltà di Farmacia. L'indagine della Guardia di finanza fu battezzata Pacta Servanda Sunt e sfoció lo scorso settembre nell'arresto del Preside di Farmacia, Bisignano, e il professore Giuseppe Teti. I due sono ritenuti responsabili di aver truccato un concorso per ricercatore in Microbiologia allo scopo di pilotarne l'esito.
Nicoletti, Ripa e Bisignano avrebbero influenzato la commissione della quale ha fatto parte Teti. Il rettore Tomasello è imputato per non aver vigilato sulla composizione della commissione.
Al bando di concorso truccato vi erano stati tre iscritti. Secondo la Commissione, il figlio di Bisignano non avrebbe avuto i titoli per vincere il concorso per il quale era favorito un altro candidato. Perciò il padre del candidato sfavorito avrebbe chiesto a Teti di convincere il potenziale vincitore a ritirarsi, promettendogli che avrebbe cercato di fargli vincere un altro concorso. Cinque giorni prima della prova orale il ragazzo ha ritirato la candidatura. Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Nino Favazzo, Antonio Stragi, Franco Barbera, Luigi Gangemi e Isabella Barone e Giuseppe Antillo per le parti civili. (Alessandra Serio)