Il Tavolo Uniti per Messina sposa la tesi dei professori Limosani e Gambino e sostiene cje città metropolitana dello Stretto non deve coinvolgere solo la città di Messina, ma deve essere estesa a un numero adeguato di Comuni che devono mantenere la loro vitalità istituzionale e operativa
Il territorio di Messina e la sua provincia vivono una condizione di disagio, di arretratezza che ha portato alla marginalizzazione ed emarginazione dal resto del Paese. Una condizione che ha compromesso, compromette e continuando così comprometterà il futuro produttivo dell’intera area. Come Tavolo Uniti per Messina – che riunisce Confindustria, Confapi, Confcommercio, Confesercenti, CNA, Sadacasa, CGIL, CISL, UIL, UGL, Coldiretti, CIA, Legacoop, Confcooperative, Confagricoltura, Confartigianato, Confimprese – riteniamo sia fondamentale attuare una serie di interventi e azioni che possano invertire immediatamente la tendenza e siano uno strumento per non rendere l’intero territorio un’area di sottosviluppo.
Riteniamo sia necessaria, a tal fine, la costituzione di Messina come Città Metropolitana, perché rappresenta uno strumento irrinunciabile per invertire la rotta e per creare sviluppo e occupazione. La necessità di realizzare la città metropolitana dello Stretto, come sottolineato in più occasioni dai prof. Michele Limosani e Josè Gambino, non è un salto nel buio ma una necessità inderogabile, per colmare un gravissimo ritardo accumulato nell’affrontare la programmazione e la progettazione del futuro dell’area e inserirsi nei piani territoriali di nuova generazione i quali costituiscono oggetto di attenzione privilegiata da parte dell’Unione Europea.
La città metropolitana dello Stretto non deve coinvolgere solo la città di Messina, ma deve essere estesa a un numero adeguato di Comuni che devono mantenere la loro vitalità istituzionale e operativa. Pensiamo ad esempio ai 51 comuni dell’ “area metropolitana di Messina”, prevista dalla legge regionale siciliana n. 9/86. L’Unione Europea, infatti, premierà in futuro quei sistemi locali a dimensione metropolitana con risorse sempre più consistenti.
La Città metropolitana, quindi, si presenterebbe come un sistema a rete con gruppi produttivi diffusi su tutto il territorio e con un polo urbano, Messina, chiamata a svolgere non soltanto un ruolo di tipo amministrativo (giustizia, ordine pubblico, prefettura), ma soprattutto a divenire un centro strategico di elaborazione e di offerta di servizi avanzati, un centro di incubazione e di creazione di nuove imprese e di supporto alla ricerca e all’adozione di nuove tecnologie per quelle già esistenti, un nodo cruciale nei sistemi di trasporto e di comunicazioni e nella portualità, gateway per le relazioni a scala interregionale e per l’accesso ai vari distretti.
Costituita la Città Metropolitana dello stretto di Messina siamo convinti occorra unire le città metropolitane di Messina e Reggio Calabria. Riteniamo, infatti, non sia più il tempo di pensare a “città isola” ma occorre lavorare sulle “città-rete”, come ampiamente hanno compreso già le città più avanzate del continente europeo.
Il punto di partenza può essere la previsione dell’integrazione del sistema trasporti nello stretto. Un sistema che le specificità geografiche impongono sia pubblico, che si configuri come polo d’eccellenza intermodale dei trasporti rendendo le infrastrutture di comunicazione – viarie, ferroviarie, marittime e aeree – complementari tra loro e che risponda alla domanda di mobilità di un bacino d’utenza di oltre 500mila abitanti.
Per fare ciò chiediamo che gli organi amministrativi del Comune di Messina, la Giunta e il Consiglio comunale, si esprimano positivamente su questo percorso attraverso la convocazione di un consiglio comunale aperto per l’approvazione di una delibera d’indirizzo e di condivisione della proposta avanzata attraverso anche con il coinvolgimento dei deputati nazionali e regionali; che venga modificato e integrato, attraverso la presentazione di emendamenti, il disegno di legge regionale 9/86 sulle città metropolitane. Per questo chiediamo un impegno formale alla deputazione regionale per la celere approvazione del documento di costituzione della città metropolitana dello stretto, che comprenda la città di Messina e i 51 comuni interessati.
Chiediamo impegno formale alle deputazioni regionali e nazionali di Messina e della Calabria per la costituzione dell’Area Metropolitana dello Stretto, che costituisce la chiave di volta per il futuro sviluppo del nostro territorio, riaffermando così il ruolo che Messina e Reggio Calabria meritano di avere nel panorama regionale, nazionale, europeo. Chiediamo pertanto alle istituzioni che si adoperino per convocare a Messina gli stati generali dell’Area Metropolitana dello Stretto così da porre, come è avvenuto per altri ben più importanti e significativi processi di integrazione, la prima pietra nella costruzione di questo ambizioso ma realizzabile ed esaltante progetto di coesione politica e territoriale.
Finalmente si muove qualcosa nella giusta direzione….ogni mattina migliaia di pendolari si spostano tra le due sponde dello Stretto …..da Messina e provincia verso Reggio e provincia e…. viceversa……migliaia di persone che si spostano per lavoro, scuola, sanità etc.. all’interno di un territorio ben delineato…. che è l’area dello Stretto di Messina….una regione a sé….. infatti non esiste pendolarismo tra Messina ed altre province siciliane, cosi come non esiste tra Reggio ed altre province calabresi….fisicamente ed effettivamente l’area dello Stretto è una ma …….. separata da un muro di Berlino amministrativo che strozza, impedisce lo sviluppo, la condivisione di progetti comuni, i collegamenti…etc…
Un’ area gestita da chi nulla ha a che vedere…Palermo…Catanzaro….non hanno nulla …..ma proprio nulla a che fare con lo Stretto di Messina….il lampante risultato è la mortificazione di un’area posta al centro del Mediterraneo, passaggio obbligato, ricca di arte, storia, cultura, che offre paesaggi e località di grande bellezza….etc…ma tagliata da un mostro con due teste…..lontane, molto lontane tra di loro…una in Calabria e l’altra in Sicilia…in città molto, troppo lontane dallo Stretto.
chiacchiere inutili, vivete sulla luna
In realtà viviamo in un luogo meraviglioso …già parli della luna…… che sullo Stretto esprime il meglio di se stessa…specie in questi giorni di luna piena….vieni a visitare questi luoghi, assaggia le nostre specialità, fai un giro in barca in un calma serata, visita le nostre chiese, passeggia sulle rive di Ganzirri per vedere nel lago la biodiversità, le tante specie di uccelli …..etc…etc….Napoleone……sono troppe le cose da dire e da vedere….in ogni periodo dell’anno….non viviamo sulla luna….ma è la luna che vive con noi…..spesso protagonista o sfondo di paesaggi panoramici bellissimi…