Fra qualche settimana, Massimiliano e Magdalena cominceranno a seguire i corsi della laurea specialistica a Novosibirsk, la città più grande della Siberia, con 1 milione e mezzo di abitanti, dove la temperatura media annuale è di circa zero gradi
Sono due laureati in Lingue e Letterature Straniere e Tecniche della Mediazione Linguistica e sono stati selezionati per la fruizione di una borsa di studio finanziata dalla Federazione Russa tramite l’Istituto della Cultura Russa a Roma, grazie all’interessamento del Consolato Generale della Federazione Russa a Palermo e del Console Vladimir Korotkov.
Staranno in Russia per ben 24 mesi, due anni, e avranno modo di approfondire la conoscenza della lingua e della cultura russa. Sono il 22enne messinese Massimiliano Romano, e la 28enne spadaforese Magdalena Seget, di origine polacche e sono seguiti dalla professoressa Tatiana Ostakhova, dell’Università di Messina.
Fra qualche settimana, Massimiliano e Magdalena cominceranno a seguire i corsi della laurea specialistica a Novosibirsk, la città più grande della Siberia, con 1 milione e mezzo di abitanti, dove la temperatura media annuale è di circa zero gradi e, nel mese più freddo, gennaio, la media scende sino a meno diciannove gradi. Di contro, a luglio, il mese più caldo, la temperatura si attesta sui diciannove gradi di segno più.
«Lo scorso giugno, il Consolato Generale della Federazione Russa a Palermo ci ha informati di questa opportunità – spiega Massimiliano – e ci siamo attivati subito per mandare la necessaria documentazione al Ministero dell’Istruzione a Mosca. È un sogno che si realizza, quello di continuare a studiare la lingua in Russia. Sarà una realtà diversa rispetto alla mia, è normale perciò che ci siano timori così come delle aspettative. All’Università di Messina siamo stati ben seguiti dai nostri docenti e adesso avremo la possibilità di entrare a contatto con la vita di un altro Paese». Dove, oltre allo studio, i due ragazzi cercheranno di trovare qualche forma occupazionale: «Ci sarà la possibilità di lavorare all’interno dell’Università. Se volessimo cercare qualcosa fuori, però, avremo bisogno di un permesso ufficiale».
Aspettative e sogni anche per Magdalena: «La paura c’è sempre, è normale, ma penso che questa che mi si prospetta sia una grande possibilità per migliorare il russo, soprattutto parlato. La lingua russa mi è sempre piaciuta, sin da bambina, ma ho cominciato a studiarla solo all’Università di Messina. Il futuro? Mi piacerebbe lavorare nel settore del turismo, è il mio sogno».
Bel posto… ci sono stato… e si lavora bene! 😉
Questo si che e’ un colpaccio! Come vi invidio, la siberia e’
il paese del futuro!
Complimenti anche a chi ha fatto lo scoop. Queste sono le notizie che vogliamo sentire!
cribbio come cambiano i tempi, una volta ti mandavano al confino in siberia, oggi ti mandano a studiare
minkia du paccu
Magdalena lo sa, che per i suoi genitori e per i genitori dei suoi genitori era obbligatorio imparare la lingua del gigante russo.
E sa anche cosa voleva dire un tempo “essere spediti in Siberia”.
Adesso che le grandi bugie dell’occidente capitalista mostrano tutte le loro crepe finalmente ritorna la grande Europa. Non la stupida Europonzola delle banche ma la grande Europa della Cultura.
Il mio cuore gioisce e tripudia. Amen.