Il responso del Ministero: il prossimo rettore svolgerà un mandato intero

Il responso del Ministero: il prossimo rettore svolgerà un mandato intero

Danila La Torre

Il responso del Ministero: il prossimo rettore svolgerà un mandato intero

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mercoledì 07 Febbraio 2018 - 23:24

Chi deciderà di scendere in campo, correrà per guidare l’Ateneo Messinese fino al 2024. Il Senato accademico chiede elezioni in tempi brevi

Il rebus è stato risolto. Il mandato del rettore che succederà a Pietro Navarra durerà 6 anni, come prevede la legge. L’Università di Messina ha ricevuto il parere del Ministero, che scioglie i dubbi sull’interpretazione dell’articolo 9 comma 5 dello Statuto dell’Ateneo Peloritano, in virtù del quale “il Rettore eletto a seguito di cessazione anticipata del Rettore uscente subentra nella carica il giorno dopo la comunicazione di accettazione e conserva la carica fino al completamento del periodo di sei anni”.

In pratica il successore di Navarra rischiava di essere un semplice traghettatore per un anno e poco più (vedi qui). In vista delle elezioni universitarie – che saranno indette a breve dal Decano – l’argomento ha inevitabilmente tenuto banco dentro il palazzo dell’Università destando soprattutto interesse tra coloro i quali ambiscono ad indossare l’ermellino, riposto anzitempo dall’ex rettore, che ha preferito dedicarsi alla politica.

Adesso chi deciderà di scendere in campo per le consultazioni universitarie sa che correrà per guidare l’Ateneo Messinese fino al 2024.

Intanto, la formalizzazione delle dimissioni di Navarra in Senato è stata l'occasione per i componenti dell’organo di governo sia per ringraziare l’ex rettore per il lavoro svolto ed i risultati raggiunti sia per chiedere espressamente che le elezioni si svolgano in tempi brevi.

“Nel quinquennio di mandato – si legge nella lettera – sono stati raggiunti importanti traguardi che vanno sommariamente ricordati: l’immagine dell’Università di Messina è stata rivalutata, grazie anche a un forte impegno per l’applicazione di misure anticorruzione, per l’estensione delle norme per la trasparenza, per la valutazione della performance e per il riequilibrio del bilancio; le politiche di reclutamento e di promozione della carriera dei docenti non hanno paragoni nel panorama universitario italiano grazie a un oculato utilizzo dei punti organico e delle risorse finanziarie. La ristrutturazione dell’organizzazione amministrativa è stata improntata alle più moderne visioni, miranti all’efficacia, efficienza ed economicità dei procedimenti amministrativi ed alla valorizzazione del lavoro; le immatricolazioni sono aumentate, in controtendenza con il resto d’Italia, segnando anche quest’anno un confortante traguardo; l’internazionalizzazione delle esperienze di ricerca e di studio per i giovani, l’avvio di titoli congiunti con università straniere, l’istituzione di corsi di laurea erogati in lingua inglese, l’accoglienza di studenti stranieri, questi ultimi immessi in percorsi speciali e sostenuti da borse di studio, l’aumento di accordi per il programma Erasmus+, sono tutti obiettivi che discendono da scelte coraggiose e forti di questa amministrazione; l’offerta formativa si è arricchita e sempre più si è adeguata agli standard dettati a livello nazionale ed europeo, così come la qualità della ricerca, parametro di valutazione nel quale l’Università di Messina ha scalato il maggior numero di posizioni, addirittura eccellendo in alcuni settori scientifico-disciplinari. La stessa valutazione degli studenti frequentanti, attraverso questionari anonimi, ha riscontrato un gradimento molto alto; i servizi agli studenti, dal sostegno finanziario sotto diverse forme (affitto casa o l’assegno “onore al merito”) ai servizi di trasporto, sono stati al centro delle strategie di utilizzazione delle risorse finanziarie”.

“Il Policlinico Universitario è destinatario di una elevata quota di tali investimenti, indirizzati alla qualificazione tecnologica che si coniuga con l’arricchimento di nuove professionalità in vari settori scientifico-disciplinari. Anche la ‘Cittadella Universitaria’ sta vivendo un momento di grande consenso da parte dell’utenza sia universitaria che cittadina per il notevole impulso che si è inteso dare alle attività sportive che sono anche di supporto a specifici Corsi di laurea”.

“Tuttavia, sarebbe errato oggi contemplare con compiacimento quanto è stato fatto, se non ci fosse in tutta la comunità accademica la precisa consapevolezza che è necessario e doveroso andare avanti, interpretando quel senso di collegiale impegno e quello spirito di gruppo per l’affermazione dei quali tanto si è battuto il Rettore Navarra. Infatti, proprio in questi mesi si presentano scadenze, difficoltà, impegni da assumere: dall’offerta formativa in esame al Ministero agli appalti in corso o in via di definizione con in testa la ristrutturazione della ex Facoltà di Scienze MM.FF.NN, dal reclutamento dei ricercatori alla programmazione delle chiamate per l’anno 2018, dalla visita dell’ANVUR al confronto col nuovo Governo regionale e il prossimo nazionale. In tale logica, il Senato auspica che le elezioni si svolgano nei tempi più brevi per consentire di insediare con pieni poteri la nuova amministrazione”.

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