Per ogni 100 litri di birra prodotta ci sono circa 20 kg di scarti, di cui circa 17 kg sono cereali utilizzati nella produzione, la maggior parte dei quali finisce nelle discariche
E’ stato ammesso a finanziamento il progetto europeo “Recupero e riuso degli scarti della birra – Grano per Bioplastiche (Life restart – la vita riparte)” nell’ambito del “Programma per l’ambiente e azione per il clima”, di cui l’Università di Messina è partner con la responsabilità scientifica della professoressa Annamaria Visco, del Dipartimento di Ingegneria.
Bioplastiche innovative, biodegradibili e riciclabili
Il progetto mira a implementare su scala semi industriale la produzione di bioplastiche innovative biodegradabili e riciclabili altamente sostenibili (Trl 7). “Life restart” è vicino al mercato, innovativo ed ecosostenibile per produrre prodotti biodegradabili, dando una risposta adeguata ad alcune delle più urgenti problematiche ambientali legate allo smaltimento dei rifiuti di scarti agroalimentari.
Scarti della birra alternativa ecologica alle plastiche
In particolare, si useranno i rifiuti che si generano dalla produzione della birra per ottenere bioplastica ecologica di alta qualità. Per ogni 100 litri di birra prodotta ci sono circa 20 kg di scarti, di cui circa 17 kg sono cereali utilizzati nella produzione, la maggior parte dei quali finisce nelle discariche.
Questi materiali costituiscono un’importante alternativa ecologica alle plastiche a base fossile non biodegradabile per il ridotto rischio chimico e impatto ambientale, nell’ottica di una economia circolare e riduzione dei rifiuti.
Il progetto
Il progetto, la cui dotazione totale è di 3 milioni di euro per la durata di 36 mesi, sarà coordinato dalla Fondazione di Comunità di Messina onlus. Altri partecipanti allo sviluppo del progetto saranno: Ecos-Med Società Cooperativa Sociale, Birrificio Messina (entrambe con sede a Messina), Crossing S.r.l. impresa innovativa di Treviso che si occupa di messa a punto di composti organici, e Bibetech S.p.a. di Vicenza, che produce e lavora materie plastiche.
Faranno parte della squadra del progetto, oltre alla professoressa Visco, anche altri docenti dello stesso Dipartimento di Ingegneria UniMe: i professori Marina Arena, Beatrice Di Bella, Claudia Espro, Alessandro Pistone e Andrea Sili.