"Università di Messina, un sistema di potere che investe l'intera città"

“Università di Messina, un sistema di potere che investe l’intera città”

Redazione

“Università di Messina, un sistema di potere che investe l’intera città”

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mercoledì 18 Ottobre 2023 - 15:40

Il segretario regionale del Partito democratico Sicilia, Anthony Barbagallo, interviene sul caso Cuzzocrea: "Preoccupa il silenzio delle istituzioni"

MESSINA – “La sensazione è di essere davanti ad un sistema di potere che dall’Università di Messina si dipana sull’intera città. Anche per questo preoccupa il silenzio dell’amministrazione comunale e, in generale, delle istituzioni. Quello a cui ci troviamo di fronte è un sistema di potere che riguarda carriere e appalti. Che va scardinato perché chiaramente inquinante tanto della vita accademica, quanto della cosa pubblica in generale”. Il segretario regionale del Partito democratico Sicilia, Anthony Barbagallo, interviene sul caso Cuzzocrea, il rettore dell’Università di Messina dimessosi di recente.

A lasciare il segno Il caso dei rimborsi milionari, sollevato dal componente del Senato accademico Paolo Todaro, e dei 14 pagamenti effettuati alla Divaga Srl. Si tratta di una società agricola siciliana che appartiene all’80 per cento al rettore e il 20% alla moglie Valentina Malvagni, con amministratrice unica la madre di Cuzzocrea, Maria Eugenia Salvo. “Tutto regolare. Sono certo che si sia proceduto in conformità ai principi di economicità e trasparenza”, ha precisato lo stesso Salvatore Cuzzocrea, che ha parlato di “macchina del fango” contro di lui.

“Non basterà il semplice ricambio dei vertici dell’Università messinese – afferma Barbagallo – se non si andrà a recidere definitivamente una modalità che, a leggere la stampa, riguarda poco la vita accademica e molto il potere”.

Anche di questo argomento il segretario regionale discuterà sabato pomeriggio in piazza Duomo dove è prevista la sua presenza nell’ambito della Festa provinciale dell’Unità di Messina.

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3 commenti

  1. Siamo tutti sicuri che Barbagallo, da catanese, abbia in passato svolto analoghe considerazioni coraggiose – e rese sulla base, come lui dice, di ciò che “legge sulla stampa”-, in merito alle vicende che hanno spesso investito l’università di Catania……O che le sue “sensazioni” si siano analogamente espresse nei confronti delle vicende che hanno caratterizzato di recente l’università di Palermo…..
    Se così non fosse, significa che il primo che capita può venire a Messina e pontificare ad libitum.
    Sarei curioso che i giornalisti gliene chiedessero conto.

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  2. Siamo tutti sicuri che il sig. Barbagallo, da catanese, abbia tuonato con analogo tono di audace denuncia e spada ritta davanti a sè, in merito alle vicende che hanno spesso visto coinvolta l’università di CT, come ad esempio le dimissioni del rettore del 2019 in seguito all’inchiesta denominata dalla stampa “università bandita”.
    Mi piacerebbe che i giornalisti gliene chiedessero conto, perché se così non fosse, vorrei capire perchè la “cappa” lui la vede a Messina e non la vede nella sua città, dove magari dovrebbe conoscere meglio le dinamiche, notoriamente ben peggiori della media…..

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  3. Da Messinese sono indignato di queste insinuazione.

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