Avviato l’iter per eleggere il successore di Zimbone: i dipendenti vogliono cambiare la previsione statutaria che non dà a tutti i suffragi lo stesso valore
REGGIO CALABRIA – Sviluppi dell’operazione “Magnifica”, prende forma – con urgenza, per le vie brevi – in questi minuti all’Aula magna “Ludovico Quaroni” di Architettura l’assemblea del personale dell’Università “Mediterranea” promossa dall’Rsu d’Ateneo e dai sindacati Uil-Rua, Snals-Confsal, Flc-Cgil, Usb-Pubblico impiego, Fgu Gilda-Unams e Ugl.
I rappresentanti dei lavoratori hanno voluto rispettosamente attendere la conferenza stampa del Rettore facente funzioni Felice Costabile, ma oggi per l’intera mattinata le maestranze d’Ateneo si riuniranno per parlare di quanto solo in apparenza può assumere le sembianze di una tecnicalità: il voto “pesato” per l’elezione del Rettore, ai sensi dell’articolo 17 dello Statuto.
La sostanza è che si chiede di modificare il comma 8, quello che appunto prevede la “pesatura” del voto. Che, dunque, non è uguale in base a chi lo esprime, ma assume un valore differente in base alla fascia di dipendenti di cui il singolo votante fa parte, un po’ come accade ad esempio per l’elezione di secondo grado dei consiglieri metropolitani.
Su questo differente valore dei singoli suffragi non sono d’accordo i sindacati e quindi, dopo le dimissioni del Rettore Santo Marcello Zimbone e dunque l’avvio dell’«iter che porterà all’indizione dell’elezione del nuovo Rettore», tentano di riproporre la questione rispetto al personale tecnico, amministrativo e bibliotecario e dei Cel (collaboratori ed esperti linguistici).