Selezione direttore generale: primo giorno di lavoro per la commissione ad hoc

Selezione direttore generale: primo giorno di lavoro per la commissione ad hoc

Danila La Torre

Selezione direttore generale: primo giorno di lavoro per la commissione ad hoc

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venerdì 03 Agosto 2012 - 15:21

La scelta finale spetta al rettore Tomasello. Ufficiali i nomi dei 21 Direttori di Dipartimento

Alberto Russo, professore di Scienze politiche, Gustavo Barresi professore di Economia e commercio, Franco Astone professore di Giurisprudenza. Sono loro i tre componenti della commissione che dovrà valutare i 31 curricula arrivati sulla scrivania del rettore Francesco Tomasello, corrispondenti ad altrettante candidature al ruolo di direttore generale dell’Ateneo peloritano. La figura è espressamente prevista dalla legge 240/2012 e sostituirà quella del direttore amministrativo.

Qualche indiscrezione sui candidati è già trapelata (vedi articolo correlato), ma l’ufficialità si avrà solo dopo l’apertura delle buste, la maggior parte delle quali recapitate in forma anonima, che avverrà la prossima settimana. Intanto, la commissione si è già insediata, giusto stamattina, e ha stilato un calendario dei lavori, per accontentare la richiesta di Tomasello: scrematura dei candidati entro fine agosto. La commissione interna non avrà alcun potere decisionale sul nome del vincitore della selezione, che spetta esclusivamente al rettore, ma avrà il compito di valutare requisiti e titoli dal punto di vista formale, rapportandoli a quanto previsto dal bando.

In attesa di sapere chi sarà il nuovo direttore generale, sono ufficiali i nomi dei 21 direttori di Dipartimento (l’elenco in basso). La elezione è stata completata ieri, dopo la seconda tornata elettorale resasi necessaria in cinque Dipartimenti. «In tre di questi , il Dipartimento di Scienze Biomediche e delle immagini morfologiche e funzionali, il Dipartimento di Scienze Pediatriche, ginecologiche, microbiologiche e biomediche ed il Dipartimento di Medicina Clinica e sperimentale – si legge in un comunicato – dopo un primo confronto democratico fra due docenti, gli stessi candidati sono andati, in pieno accordo, alla seconda votazione con una candidatura unica privilegiando la unitarietà del Progetto posto a fondamento della costituzione dei Dipartimenti».

Per diventare pienamente operativi, i Dipartimenti dovranno essere interessati da ulteriori passaggi: la nomina dei Vice-Direttori, la costituzione delle Giunte, la designazione dei Segretari amministrativi, l’assunzione del coordinamento dei Corsi di Laurea, la transizione della situazione finanziaria dalle Facoltà e dai vecchi ai nuovi Dipartimenti. (DLT)

Da

I NOMI DEI 21 DIRETTORI DI DIPARTIMENTO

1) Prof. Giacomo Dugo, Dipartimento di Scienze dell’ambiente, della sicurezza del territorio, degli alimenti e della salute (S.A.S.T.A.S.);

2)Prof. Antonino Pennisi, Dipartimento di Scienze cognitive, della formazione e degli studi cultural;

3)Prof. Filippo De Luca, Dipartimento di Scienze pediatriche, ginecologiche, microbiologiche e biomediche;

4)Prof. Emilio De Domenico, Dipartimento di Scienze biologiche ed ambientali;

5)Prof. Eugenio Cucinotta, Dipartimento di Patologia umana;

6)Prof. Edoardo Proverbio, Dipartimento di Ingegneria elettronica, chimica e ingegneria industriale (DIECII);

7)Prof. Antonio Panebianco, Dipartimento di Scienze veterinarie;

8)Prof. Augusto D’Amico, Dipartimento di Scienze economiche, aziendali, ambientali e metodologie quantitative ;

9)Prof. Giovanni Moschella, Dipartimento di Scienze giuridiche e storia delle istituzioni;

10)Prof. Giovanni Grassi, Dipartimento di Scienze chimiche;

11)Prof.ssa Rosalba Larcan, Dipartimento di Scienze umane e sociali;

12)Prof. Giancarlo De Vero, Dipartimento di Giurisprudenza;

13)Prof. Giuseppe Vita, Dipartimento di Neuroscienze;

14)Prof. Giacomo Maisano, Dipartimento di Fisica e scienze della terra;

15)Prof. Domenico Cucinotta, Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale;

16)Prof. Giuseppe Pio Anastasi, Dipartimento di Scienze biomediche e delle immagini morfologiche e funzionali;

17)Prof. Giancarlo Cordasco, Dipartimento di Scienze sperimentali medico-chirurgiche, specialistiche ed odontostomatologiche;

18)Prof. Francesco Oliveri, Dipartimento di Matematica e informatica;

19)Prof. Antonino D’Andrea, Dipartimento di Ingegneria civile, informatica, edile, ambientale e matematica applicata (DICIEAMA);

20)Prof. Giuseppe Bisignano, Dipartimento di Scienze del farmaco e prodotti per la salute;

21)Prof. Giovanni Cupaiuolo, Dipartimento di Civiltà antiche e moderne.

2 commenti

  1. no.proroga.rettori. 4 Agosto 2012 07:43

    Forse a qualcuno è sfuggito che…

    Legislatura 16ª – Aula – Resoconto stenografico della seduta n. 777 del 26/07/2012

    GIAMBRONE – Al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca – Premesso che:

    l’interrogante ha presentato in data 3 agosto 2010 l’atto di sindacato ispettivo 4-03581, ancora inevaso;

    risulta all’interrogante che analogo atto di sindacato ispettivo, 4-07852, sia stato depositato, presso la Camera dei deputati, dall’on. Di Pietro in data 1° luglio 2010. Anch’esso risulta ad oggi essere senza risposta;

    considerato che:

    lo statuto dell’Università degli Studi di Messina pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 116 del 19 maggio 2012 e in vigore dal 4 giugno 2012, rappresenta la versione emendata in base ai rilievi ministeriali dello statuto adottato dal Senato accademico dell’Ateneo in data 29 ottobre 2011;

    nella medesima data, presso il TAR della Regione Siciliana, sede di Catania, veniva depositata la sentenza che annullava le autoproroghe di un anno di tutte le cariche elettive previste dallo statuto precedentemente in vigore (art. 57) presso l’Università di Messina;

    la sentenza di annullamento del TAR è stata notificata all’Ateneo il 31 ottobre 2011. Con ciò, non potendo ulteriormente beneficiare della proroga, numerosi presidi di facoltà che venivano a cessare il proprio mandato alla scadenza naturale del 31 ottobre 2011 hanno continuato e continuano ad oggi ad esercitare le proprie funzioni, ivi incluse quelle di convocare e presiedere le adunanze dei consigli di facoltà e quelle di rappresentare le suddette facoltà in Senato accademico;

    nella veste di senatori, i presidi cui si fa riferimento, a partire dalla data di adozione del nuovo statuto, hanno deliberato su questioni ordinarie eppure di rilevanza per lo sviluppo dell’Ateneo: dalla selezione dei settori scientifico-disciplinari sui quali avviare procedure comparative per il reclutamento di ricercatori a tempo determinato, al bando per la selezione del nuovo direttore generale, ai criteri della preselezione locale per l’accesso ai finanziamenti dei progetti di ricerca di rilevanza nazionale, che tanto sconcerto hanno sollevato da parte della comunità accademica, considerato inoltre che a brevissimo si svolgeranno, nell’Ateneo, le elezioni per il rinnovo degli organi statutariamente previsti;

    ritenuto che:

    i presidi, nelle sedute che affrontavano siffatte questioni, non rappresentassero alcuna categoria esistente nell’Ateneo; né il corpo docente, né il personale tecnico-amministrativo, né gli studenti sono infatti stati rappresentati dai presidi nelle sedute di un Senato accademico in larga parte composto, come già detto, da presidi il cui mandato era scaduto il 31 ottobre 2011, che hanno deliberato la costituzione di gruppi di studio per la predisposizione degli atti e delle procedure per la tempestiva attuazione del rinnovamento istituzionale previsto dalle nuove norme statutarie in applicazione della legge n. 240 del 2010;

    ritenendo inoltre che quanto esposto rappresenti un atto di arroganza – non recepente in modo alcuno i contenuti della sentenza TAR di cui ai considerata – che impone scelte che pregiudicheranno l’assetto dell’Ateneo negli anni venire, si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non intenda disporre una repentina indagine ministeriale, al fine di verificare che la condotta degli organi, non legittimamente rappresentati in questo momento, non sia di ostacolo o non possa inficiare la validità delle imminenti elezioni dei nuovi organi.
    (4-08033)

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  2. no.proroga.rettori. 4 Agosto 2012 07:53

    Un cambiamento di prospettiva per Messina è impossibile senza che una seria riflessione ed i conseguenti provvedimenti del caso siano presi per sanare la situazione di deriva in cui versa l’Ateneo messinese. Sui processi penali in corso che vedono il Rettore, Prof. Tomasello, nella veste di imputato sembra infatti calato il velo dell’oblio. In aggiunta, l’ultimo capitolo della saga dell’Ateneo probabilmente è meno appassionante di quelli anni che addietro portarono ai rinvii a giudizio e ai provvedimenti di sospensione del Rettore, poiché si gioca su un piano squisitamente amministrativo. Ma non meno inquietante è il fatto che il Magnifico, strenuamente impegnato a difendere la poltrona dei Presidi scaduti che sedendo in Senato Accademico gli garantiscono una maggioranza bulgara, è financo giunto, rivelando sprezzo per la legge, ad ignorare una sentenza esecutiva, emessa dal T.A.R. per la Sicilia, sezione Catania, il 29.10.2011. Ciò è accaduto nel silenzio della cittadinanza, della politica locale, degli organi di informazione e della stragrande maggioranza della comunità accademica.

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