Davanti ai soci Unitre, riunitisi nei locali dell’ex municipio, il dott. Ruggeri ha spiegato come sia fondamentale per un popolo la ricerca di una identità collettiva dinamica e che si adatti continuamente ai cambiamenti dell’umanità
“Il recupero dell’identità di Messina: ponte tra passato e futuro della città e del suo territorio” è stato l’argomento trattato all’Università delle Tre Età di S. Teresa di Riva nel corso di un incontro tenuto dal messinese Giuseppe Ruggeri, medico di professione e giornalista pubblicista, autore di numerosi volumi nel settore della narrativa, della saggistica e della poesia. L’iniziativa, come spiegato dal presidente dell’Unitre Santino Albano, rientra nel programma di appuntamenti volti alla conoscenza e all’approfondimento delle origini e della storia dei territori messinesi, per meglio comprendere l’identità e i caratteri distintivi delle singole comunità. In tale direzione si è mosso il dott. Ruggeri, che partecipa attivamente alla vita culturale e sociale della città dello Stretto attraverso l’organizzazione di convegni, eventi e conferenze che hanno per argomento l’identità urbana e la difesa sociale. Davanti ai soci Unitre, riunitisi nei locali dell’ex municipio, ha spiegato come sia fondamentale per un popolo la ricerca di una identità collettiva dinamica e che si adatti continuamente ai cambiamenti dell’umanità.
“A Messina – ha spiegato Ruggeri – più volte rasa al suolo e ricostruita sulle proprie macerie, è stato sottratto il suo naturale ruolo-guida che avrebbe permesso alle generazioni il consolidarsi di un comune senso di appartenenza”. All’orgoglio di una “messinesitudine”, fondata sulla prestigiosa posizione culturale e commerciale che la città ha vantato per secoli, si è invece sostituito gradualmente l’appiattimento di una “messinesità” sciatta, apatica e priva di senso civico. Caratteristiche queste che relegano da tempo Messina agli ultimi posti nella graduatoria di vivibilità delle città italiane.
“È necessario attuare una diversa progettualità d’insieme – ha proseguito il medico messinese – attraverso la presa in carico della memoria collettiva, insieme di esperienze e valori che gettano un ponte verso il passato e a cui è impossibile non rifarsi per immaginare una città davvero a misura d’uomo”. L’assenza di punti di riferimento, anche geografici, trasforma le città in grandi contenitori vuoti: un problema post-moderno che accomuna moltissime realtà urbane. Gli abitanti di Messina, secondo il dott. Giuseppe Ruggeri, hanno il dovere di reagire più degli altri perché la crisi economica rischia di trasformarla in una città deserta, dalla quale le energie più giovani prima o poi si dilegueranno del tutto per trovare sblocco altrove. La “messinesità” dell’abbruttimento deve dunque cedere il passo a una virtuosa “messinesitudine” in grado di far recuperare ai cittadini la coscienza e l’orgoglio che hanno perduto.
Il prossimo incontro organizzato dall’Università delle Tre Età di S. Teresa di Riva è in programma lunedì 8 giugno nell’ex municipio, dove interverrà l’avv. Angelo Garufi per illustrare il suo testo di storia santateresina dal titolo “Antologia”.