Untore Aids a Messina, la parte civile: "Rispettato il diritto di tutti"

Untore Aids a Messina, la parte civile: “Rispettato il diritto di tutti”

Alessandra Serio

Untore Aids a Messina, la parte civile: “Rispettato il diritto di tutti”

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giovedì 15 Luglio 2021 - 18:08

La replica degli avvocati dei familiari dell'avvocata scomparsa, pronti a portare altri documenti al Tribunale contro l'untore.

I diritti di tutte le parti del processo sono stati garantiti, gli elementi nuovi che arriveranno confermano l’accusa contro l’imputato.

E’ questo il punto di vista degli avvocati Bonaventura Candido ed Elena Montalbano sul passaggio consumatosi all’ultima udienza del processo contro il messinese accusato di aver contagiato la ex compagna, poi morta di Aids.

I legali delle parti civili – i familiari dell’avvocata scomparsa, vogliono evidenziare che “se confermato, il “colpo di scena” cui quest’oggi si fa riferimento nell’articolo rappresenta – a nostro giudizio – un
importante elemento (nuovo ed inatteso) a sostegno dell’accusa e ci
riserviamo, comunque, di portare all’attenzione della Corte di Assise
(evidentemente solo nella sua naturale sede dibattimentale) ulteriori elementi che daranno luogo a ben altri colpi di scena.”

Non riteniamo opportuno replicare pubblicamente a valutazioni, di
chiunque, in merito al “contesto ambientale” che “peserebbe sul processo” ma non possiamo esimerci dall’affermare che, sia nella fase delle indagini che in quella attualmente in corso è sempre stato garantito il pieno rispetto di ogni diritto a tutte le parti.
“, concludono gli avvocati.

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