Le denunce di due nostri lettori: via Nicaragua del Rione San Licandro sarebbe stata "usurpata" da alcuni residenti che hanno già intrapreso i lavori per recintare l'area. Sul viale Giostra, invece, il marciapiede è quasi del tutto impraticabile
Da pubblica a privata. Non è stato un provvedimento della pubblica amministrazione che ha mutato lo status di via Nicaragua del Rione San Licandro.
E’ l’appello di un cittadino imbufalito per “l’ingiusta requisizione” dell’area che – come se non bastasse – si accinge ad essere definitivamente chiusa e interdetta al pubblico transito attraverso l’apposizione – anch’essa a dire del segnalante, del tutto illegittima – di cancelli in ferro.
“La decisione – messa in atto ormai da diversi anni – di sottrarre la strada alla pubblica fruizione vietandone persino l’attraversamento pedonale è solo frutto di una manifestazione di volontà dei residenti nelle zone adiacenti e limitrofe. Un’imposizione arbitraria sottolineata dall’apposizione del relativo cartello che segnala la presunta “proprietà privata” diradando ogni dubbio in merito alla possibilità per altri privati cittadini di varcare i confini dell’area.”
A “difendere” poi la “privacy” della strada anche telecamere istallate senza alcun cartello di avvertimento e puntate direttamente sulla via piuttosto che verso le abitazioni e ciò – fa notare ancora il cittadino infuriato – in totale spregio della normativa in vigore.
Nonostante le reiterate segnalazioni alla sede della V Circoscrizione, a Carabinieri e Polizia e, addirittura, al Comune, il presunto illecito sembra perpetrarsi senza alcun significativo intervento, passando, anzi, sotto il più totale silenzio.
La preoccupazione è, adesso, che l’apposizione delle barricate in ferro destituisca del tutto i privati cittadini dei propri diritti di fruizione della zona, già pesantemente frustrati anche attraverso minacce che lo stesso segnalante – a suo dire – ha dovuto subire per scattare l’immagine che ritrae l’indebito impossessamento della zona.
La possibilità di rimuovere un’eventuale costruzione di questo tipo – peraltro già in corso d’opera – richiederebbe infatti l’instaurazione di un contraddittorio solitamente lungo e snervante, dall’esito incerto e poco garantista – in termini di tempistiche – dei diritti dei cittadini.
Ma l’allerta in merito ad alcune inefficienze nella zona, proviene anche da un altro appello. E, infatti, un altro nostro lettore, residente presso il viale Giostra, ha evidenziato come il marciapiede realizzato alcuni anni fa nella parte interna del controviale, all’altezza della nuova segnaletica semaforica – in zona mercato, ex Mandalari, come lo stesso ha specificato – è quasi impraticabile.
La banchina – che garantirebbe, peraltro, un’ottimale sicurezza per i pedoni costretti a percorrere quel lato del vialone – è infatti ostruita, oltre che dal guard rail, anche da un cartellone pubblicitario, rendendo praticamente inutile l’opera pubblica che pure gioverebbe alla zona particolarmente affollata.
Un appello che mira anch’esso, come il precedente, alla presa d’atto delle problematiche di una pianificazione urbanistica spesso poco efficiente, che non tiene conto dei canoni di reale utilità e si finanzia con risorse pubbliche non sempre messe a frutto nella maniera più ottimale. (Sara Faraci)
Un tempo c’era il pensiero “Anarchico” quale ideale utopico della convivenza umana, rappresentazione romantica di maturità esistenziale.
Oggi impera l’anarchia (con la a minuscola) pessima manifestazione di atteggiamenti di soverchieria, opportunismo, convenienza, maleducazione nei confronti dei propri simili.
Il Popolo, nell’eccezione più elevata, sappiamo essere inteso quale principale destinatario del bene comune. Ha dovuto ormai cedere il passo al “popolino delle libertà” (di fare quello che ci pare), e questo vale per tutti gli aspetti del vivere sociale.
Nelle città anglosassoni esistono le “MAINSTREET”
A Messina esistono innumerevoli “CAFONSTREET”
E’ PROPRIO VERO: OGNUNO HA QUEL CHE SI MERITA!!!
si potrebbe concordare ma una cosa vorrei aggiungere NON abbiamo quello che meritiamo ma quello che hanno voluto diventassimo….quando per decenni dirigenti , vigili , politici e chiunque abbia una responsabilità fa spallucce o alimenta la prevaricazione illegale NON è più il cittadino che vuole diventare incivile è la struttura istituzionale che non merita rispetto e fiducia !
Persone incivili che si sentono padroni, le forze dell’ordine HD non muovono un dito e ancora più assurdo
ma di cosa state parlando? se la strada è pubblica il Sindaco attua lo sgombro forzoso in poche ore con spese a carico !
Se le denunce fatte non hanno avuto effetto uno come si deve comportare?
ma la cosa certa è che il problema è stato segnalato a quartiere vigili ecc, ma nessuno muove un dito