Durante i lavori presieduti dalla consigliera Rita La Paglia si stava discutendo con l'assessore Ialacqua del recente decreto sindacale che elimina l'Amam rifiuti ma rimette in pista la Multiservizi, del futuro della gestione rifiuti e della nuova società che nascerà, quando è scoppiata una lite furibonda tra i consiglieri Trischitta e Risitano. Sono volate parole e grosse e tesserini.
In principio si doveva parlare di amianto. Poi la discussione si è inevitabilmente spostata su Multiservizi, futuro della gestione rifiuti, nuove società che devono nascere e ipotesi a quanto pare accantonate dopo oltre di un anno di lavoro. La presenza in commissione Ambiente dell’assessore Daniele Ialacqua aveva inevitabilmente stimolato i consiglieri ad una discussione sulle reali intenzioni della giunta Accorinti. Perché tra consiglio e amministrazione era stato siglato una sorta di patto d’onore sulla strada da seguire per dire addio a Messinambiente e programmare il nuovo affidamento dei servizi. Nuova società ma che si occuperà solo di rifiuti, questo è il veto che senza mezzi termini hanno già posto consiglieri come Peppuccio Santalco e Franco Mondello, quindi “Felice per Messina” e Udc. Il decreto sindacale firmato da Accorinti due giorni fa (VEDI QUI) ha invece rimesso in pista, in modo dirompente e inequivocabile, l’idea della Messina Multiservizi, un’unica grande società che gestirà subito i rifiuti e poi nel 2017 tutti gli altri servizi, dall’acqua ai trasporti passando anche per i servizi sociali. La discussione su questo aspetto, fondamentale per la gestione futura dei più importanti servizi pubblici che il Comune eroga ai cittadini, era appena iniziata quando la commissione si è trasformata in un ring.
A scatenare una bolgia di urla e insulti, l’intervento del capogruppo di Forza Italia Pippo Trischitta che piuttosto che entrare subito nel merito della discussione aveva iniziato a lanciare frecciate chiare a dirette all’indirizzo dell’assessore Ialacqua e sui consiglieri di Cambiamo Messina dal Basso, a cominciare dalla vicenda Termini. Contraddizioni palesi per il capogruppo forzista, spaccature nette tra un movimento che sostiene il sindaco e che allo stesso tempo porta in Procura dossier sulla gestione di una delle partecipate controllate dalla stessa amministrazione e gestite da uno degli uomini nominati da questo sindaco. Trischitta ha rincarato la dose richiamando anche il caso Sindoni e quel voto favorevole dei consiglieri di CMdB: “Assessore si rende conto che i vostri consiglieri hanno votato un atto illegittimo?” ha avuto il tempo di dire Trischitta quando la collega Ivana Risitano ha sbottato, iniziando a inveire contro quegli attacchi ritenuti ingiustificati e fuori contesto, visto che l’argomento in discussione doveva essere tutt’altro. Sono volate parole grosse, una gara a chi alzava di più la voce, la Risitano non ha risparmiato neanche la presidente della commissione Rita La Paglia, accusata di non essere stata in grado di tenere i lavori e contenere interventi fuori programma. Gli animi si sono surriscaldati, fuori microfono le esternazioni sono state sicuramente poco degne dell’aula consiliare, alla fine, hanno raccontato i consiglieri, la collega prima di lasciare l’aula avrebbe lanciato il suo tesserino all’impiegato addetto alla raccolta. Provocazioni e reazioni pesanti che hanno portato in aula addirittura la presidente del consiglio Emilia Barrile che ha duramente stigmatizzato l’accaduto e chiesto a Ialacqua di chiarire se durante la bagarre avesse davvero detto a Trischitta che doveva piuttosto guardare in casa propria e vergognarsi dell’esodo di massa degli ex Pd genovesiani. Ialacqua ha smentito di aver usato termini come “vergogna”, ha provato a riportare la discussione su un piano pacifico, ma i nervi tesi e un clima ormai avvelenato hanno convinto anche la stessa presidente della commissione Rita La Paglia a chiudere i lavori in attesa di tempi migliori.
Si è così “sprecata” un’occasione per approfondire tematiche che saranno al centro dell’attenzione dei consiglieri nel giro delle prossime settimane. Il Comune non potrà perdere troppo tempo per un nuovo affidamento, la Regione aveva dato tempo fino al 15 luglio quindi in teoria i termini sarebbero già scaduti. Nel frattempo l’emergenza rifiuti di queste settimane ha concentrato tutti sulla necessità di ripulire la città prima di aprire dibattiti e ragionamenti di altra natura. E’ stato quel decreto sindacale datato 1 agosto ad aver messo ulteriore carne al fuoco e spinto l’attenzione dei consiglieri nella direzione dell’assetto societario che si dovrà comporre. Ialacqa ha assicurato che in una prima fase la nuova società si occuperà esclusivamente di servizi di igiene ambientale, considerato anche che per mettere tutto nello stesso calderone servono capitali e contratti di servizio. L’orizzonte per l’amministrazione resta la Multiservizi, la legge tra l’altro impone di ridurre le società e non di crearne di nuove e di aumentare un pacchetto di partecipate già considerevole. La giunta ha già preparato una bozza di delibera per la costituzione della nuova società, ma Ialacqua ha garantito che non sarà approvata, almeno con il suo voto, se non prima ci sarà un passaggio di condivisione con i gruppi consiliari. Insomma, l’assessore sa che senza l’appoggio del consiglio difficilmente si potrebbe andare avanti, allo stesso tempo però c’è da sciogliere questo nodo multiservizi che a molti non piace e che invece alla fine rispunta sempre. Alle porte però c’è anche la pausa estiva dunque tutto sarà sicuramente rinviato a settembre.
Francesca Stornante
Politii e amministratori messinesi: BUONI SOLO A FAR CHIACCHERE (tanto il gettone è assicurato)
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Pagliacci.
Pagliacci.
Ahahahah la Barrile che rimbrotta Ialacqua per aver, forse, usato la parola vergogna. Cara presidentessa, non si offenda, ma, se vossia permette, glielo dico io: VERGOGNA!!!
Lei ed il suo deus ex machina rappresentate tutto ciò che la politica non dovrebbe essere, lei poi, presidentessa, che parcheggia nel posto dei disabili perché “io può!”. E che dire dell’indegno esodo a FI, in barba al voto che, purtroppo, molti cittadini le hanno dato!? In realtà voi la vergogna non sapete nemmeno cos’è, quindi mi rendo conto di aver perso tempo, anche perché, un post scritto in italiano corretto, difficilmente sarà compreso dai destinatari in questione.
Ahahahah la Barrile che rimbrotta Ialacqua per aver, forse, usato la parola vergogna. Cara presidentessa, non si offenda, ma, se vossia permette, glielo dico io: VERGOGNA!!!
Lei ed il suo deus ex machina rappresentate tutto ciò che la politica non dovrebbe essere, lei poi, presidentessa, che parcheggia nel posto dei disabili perché “io può!”. E che dire dell’indegno esodo a FI, in barba al voto che, purtroppo, molti cittadini le hanno dato!? In realtà voi la vergogna non sapete nemmeno cos’è, quindi mi rendo conto di aver perso tempo, anche perché, un post scritto in italiano corretto, difficilmente sarà compreso dai destinatari in questione.
trischitta, lo conosciamo da tempo e non ci sorprende più, la “finezza” e la “classe” della risitano, invece, ci sorprendono giorno dopo giorno. P.S. – Ma la risitano, quando non intasca i soldi che la sua carica gli garantisce ogni mese, cosa fa nella vita? Alcuni mi dicono che lavori al mercato vascone, altri che venda pesce sulla riviera. Certo, non mi sembra che utilizzi termini da avvocato, medico o professore. Allora? di che si occupa (ammesso che abbia un’occupazione e non faccia parte della schiera dei disoccupati….)?
trischitta, lo conosciamo da tempo e non ci sorprende più, la “finezza” e la “classe” della risitano, invece, ci sorprendono giorno dopo giorno. P.S. – Ma la risitano, quando non intasca i soldi che la sua carica gli garantisce ogni mese, cosa fa nella vita? Alcuni mi dicono che lavori al mercato vascone, altri che venda pesce sulla riviera. Certo, non mi sembra che utilizzi termini da avvocato, medico o professore. Allora? di che si occupa (ammesso che abbia un’occupazione e non faccia parte della schiera dei disoccupati….)?
Falso come una moneta da tre euro
Falso come una moneta da tre euro