Con una lettera inviata all'assessore regionale alla Salute, l'associazione Donare è Vita accende i riflettori sui pazienti trapiantati o in attesa di trapianto
I pazienti in lista d’attesa per un trapianto di organi ed i pazienti trapiantati sono da considerarsi soggetti molto più a rischio Covid. Su di loro le conseguenze del virus sono più gravi rispetto alla popolazione generale. E’ necessario inserire questa tipologia di pazienti tra le categorie con priorità per i vaccini anti Covid.
A sostenerlo è Gaetano Alessandro, presidente dell’associazione “Donare è vita”. Da Messina parte così l’appello all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza. Perché quando si parla di trapiantati si parla di pazienti fragili e oggi più che mai, di fronte finalmente alla possibilità del vaccino, si chiede di considerare in questa seconda fase di vaccinazioni anche questa categoria.
“Dalle ultime pubblicazioni effettuate dal Centro Nazionale Trapianti si evince che l’incidenza cumulativa di infezioni, negli 8.550 pazienti in attesa di trapianto di organo solido, è circa 4 volte superiore a quello della popolazione generale con un tasso di mortalità vicino al 20%” spiega il presidente dell’associazione.
Per questo, nella lettera inviata all’assessore Razza, si richiede di attivare al più presto un protocollo specifico per la somministrazione del vaccino anti Covid, perché si ritiene una necessità urgente garantire a questi specifici pazienti, in attesa di trapianto d’organo solido e trapiantati, un’adeguata protezione dal Covid-19, che trova nel vaccino (con percentuale di copertura tra il 90%-95%) l’unico strumento valido di protezione.
“Sono troppe le segnalazioni da parte di pazienti e parenti non possiamo non ascoltare questo grido di aiuto e disperazione. Non si può più aspettare”.