Vaccino killer? Su caso Turiaco famiglia insiste: "Indagare su Astrazeneca". Ma Procura di Messina vuole archiviare

Vaccino killer? Su caso Turiaco famiglia insiste: “Indagare su Astrazeneca”. Ma Procura di Messina vuole archiviare

Alessandra Serio

Vaccino killer? Su caso Turiaco famiglia insiste: “Indagare su Astrazeneca”. Ma Procura di Messina vuole archiviare

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venerdì 25 Febbraio 2022 - 13:15

Scintille tra Procura di Messina e familiari all'udienza sul caso di Augusta Turiaco, la docente morta dopo il vaccino anti covid 19 Astrazeneca

Da un lato la famiglia di Augusta Turiaco, dall’altra la Procura di Messina, che insiste perché l’inchiesta sulla morte della docente messinese e i gli ipotizzati legami col vaccino anti covid 19 Astrazeneca vada in soffitta.

Si è aperto oggi il vaglio preliminare sugli accertamenti della magistratura messinese sulla vicenda. E il giudice per le indagini preliminari ha già i suoi “grattacapi”: perché tra la parte civile e l’ufficio di Procura non c’è accordo.

L’avvocato Daniela Agnello, legale de Turiaco, ha chiesto ancora una volta di approfondire gli accertamenti sul legame tra la vaccinazione somministrata alla docente e la sua morte, forte delle perizie che hanno indicato la correlazione tra i due eventi. E si è quindi opposta alla richiesta di archiviazione formulata dalla Procura, chiedendo di rinviare il fascicolo proprio agli inquirenti per approfondire gli accertamenti su alcuni aspetti specifici. Al contrario la Procura è ferma sulla sua posizione: non ci sono elementi per inquisire penalmente né i sanitari coinvolti nella vaccinazione, le cui responsabilità sono state escluse dalle perizie, né il colosso Astrazeneca.

Perché al momento della vaccinazione i risultati delle ricerche in possesso della comunità scientifica escludeva la correlazione. Quello si sapeva all’epoca, la casa farmaceutica né altri hanno responsabilità, in sostanza secondo gli inquirenti.

L’avvocato Agnello insiste invece in particolare sui moduli di consenso informato consegnati al momento della vaccinazione e sugli effetti collaterali indicati. Ed ha chiesto che vengano acquisite e analizzate dalla Procura: la documentazione in possesso di Astrazeneca e fornita ad Ema e Aifa per ottenere le autorizzazioni a somministrazioni e commercializzazione del siero anti coronavirus, le stesse autorizzazioni, le circolari e le linee guida del Ministero della Salute. Secondo la legale rappresentante della Turiaco, poi, i vertici della società farmaceutica, di Aifa ed Ema vanno interrogati, così come chi, al Ministero, ha concesso le autorizzazioni. “I familiari e l’intera comunità hanno diritto di avere delle risposte, di conoscere la verità su un vaccino che ha provocato troppe vittime e ha lasciato troppe ombre e dubbi inquietanti.”, ha detto l’avv. Agnello. 

Il Giudice si è riservato la decisione alla fine dell’udienza camerale, dopo aver ascoltato la legale e i pubblici ministeri titolari del caso, guidati dal Procuratore Capo Maurizio De Lucia.

I familiari e l’intera comunità hanno diritto di avere delle risposte, di conoscere la verità su un vaccino che ha provocato troppe vittime e ha lasciato troppe ombre e dubbi inquietanti. 

5 commenti

  1. La procura di Messina NON PUÒ e NON DEVE archiviare la morte della prof.Turiaco in quanto è stato già dimostrato ampiamente che non era affetta da NESSUNA patologia e che c è il nesso con gli effetti collaterali del vaccino Astrazeneca …..non ha importanza ,se prima non si sapeva cosa potesse causare ,perché comunque, non è stato somministrato all’epoca con approfondimenti ,tali ,da escluderne la gravità degli effetti che si sono rivelati mortali in alcune sfortunate persone ……..persone come la prof. che meritano GIUSTIZIA perché si volevano tutelare e invece hanno perso la vita con l’aggravante , se non ricordo male,che ,all’epoca ,c era l’obbligatorietà per le insegnanti a cui veniva somministrato in prevalenza proprio l’Astrazeneca…..lo STATO non può imporre un vaccino sperimentale e poi lavarsi le mani per le cause ….. così come noi siamo chiamati a fare il nostro dovere ,lo stato DEVE fare il SUO di DOVERE, affinché la morte della prof. non sia archiviata SENZA COLPEVOLI ,perché QUALCUNO ha SBAGLIATO ,e quel QUALCUNO ,non è stato certamente la prof.Turiaco che è l’UNICA finora ad aver PAGATO quello sbaglio ,con la sua STESSA VITA 🥺😤😡

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  2. mi spiace dirlo ma la signora, come chiunque abbia “liberamente” aderito alla campagna vaccinale, ha “liberamente” firmato un consenso in cui veniva informata che non vi sono grandi certezze su questo farmaco e che quindi si assumeva la responsabilità di ogni evento avverso.

    i sanitari, dal canto loro, sono comunque scudati dal reato di omicidio colposo.

    mi spiace, sul serio, ma ormai la frittata è fatta. piuttosto apriamo una discussione serena sull’obbligo di tali farmaci per intere fasce della popolazione visto che i “casi rari” come quelli della professoressa, purtroppo, si registrano con tutte le marche.

    se c’è rischio non deve esserci obbligo.

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    1. Egregio ,liberamente non direi perché c ‘era l’obbligo per il personale scolastico se non ricordo male, come c’è pure ultimamente per gli over 50….. perché si firma per il libero consenso quando poi è un imposizione? Il firmare di ESSERE CONSAPEVOLI ,non porta che rischi di MORIRE 😱porta effetti indesiderati che esistono nei farmaci …..se ci fosse scritto può causare trombosi letale dubito che la prof lo avesse fatto a ❤️ leggero ……..Visto che è stata una celata imposizione che si esca allo scoperto e lo si faccia obbligatorio, e che lo STATO si assuma le reazioni avverse per una cosa che non stiamo scegliendo deliberatamente😤😖😡…..se la prof non si sottoponeva al vaccino ,a prescindere ,sarebbe rimasta senza lavoro e quindi sicuramente lo avrebbe fatto,e comunque, sempre senza sapere i reali effetti avversi che sono stati in seguito accertati, e che hanno portato a togliere l’Astrazeneca…….di libero non c è stato proprio NULLA….. è DOVEROSO FARE il vaccino , è DOVEROSO DEVE ESSERE lo STATO😖😡nei confronti delle VITTIME che ci sono state per i pochi accertamenti sulle conseguenze!!!!

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      1. Mi sa che sono stato frainteso.

        Mi spiego meglio: la signora ha firmato un documento di cui avrá letto il contenuto (piena assunzione di responsabilitá). Avrebbe potuto scegliere di rimanere senza lavoro e opporsi all’ultimo di una serie di soprusi.
        Non l’ha fatto e, piaccia o meno, resta il documento che ha firmato.

        quindi il non luogo a procedere è l’inevitabile conseguenza di una scelta all’apparenza comoda ma nei fatti tragica.

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  3. La sig.a Turiaco e’ deceduta dopo essersi sottoposta a vaccinazione covid, tanto basta per far scattare il dubbio nella testa di tutti (giudici compresi) che un nesso tra i due eventi ci debba pur essere. Se la signora era in buona salute perche’ sarebbe dovuta morire improvvisamente? E seppure questo e’ un fatto che puo accadere, e’ certamente possibile indagarne le cause con buona precisione. Il lavarsene le mani (mi riferisco ai giudici) non e’ consentito davanti alla morte di una persona.

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