Diversi gli interventi, nel corso dell'incontro tenutosi a Milazzo sul tema della transizione ecologica della Valle del Mela.
Necessario fare fronte unito per proteggere l’occupazione dei lavoratori senza rinunciare all’ambiente e alla salute. È quanto è emerso nel corso dell’incontro svoltosi questo 18 dicembre a Palazzo d’Amico, nel comune di Milazzo.
L’incontro a Palazzo d’Amico
L’iniziativa è stata lanciata dal circolo mamertino del Partito Democratico, con diverse partecipazioni e interventi. Per il Pd hanno presenziato il segretario provinciale Nino Bartolotta, il responsabile del dipartimento territorio Giuseppe Fera e il segretario del circolo di Milazzo Salvatore Gitto. Presente anche una rappresentanza dei sindaci della Valle del Mela con i sindaci di Milazzo, Pace del Mela e San Filippo del Mela. All’incontro anche Cgil, Cisl e Uil, i deputati nazionali Pietro Navarra e Barbara Floridia e il segretario regionale Anthony Barbagallo.
Assente la Raffineria di Milazzo, che tuttavia in una lettera indirizzata agli organizzatori ha auspicato la buona riuscita dell’incontro e sottolineato l’intenzione di rispondere alle istanze sociali e di muoversi verso la sostenibilità sul piano della salute. Assenti anche le associazioni ambientali, ma l’organizzazione del convegno ha spiegato che ci si incontrerà anche con loro nel corso di prossimi appuntamenti.
Sul fronte industriale ha invece presenziato Francesco Farilla, di A2A, che ha relazionato sull’avvio di progetti legati alla riconversione energetica con iniziative riguardanti la produzione di gas rinnovabili e bio-gas.
Nel corso dell’incontro è stata lanciata ai sindaci una domanda, fulcro dell’intero dibattito: si può oggi pensare di eliminare il polo industriale della Valle del Mela? Tra gli interventi in risposta anche quello del sindaco Midili, che ha ribadito: «Non è pensabile agire in tal senso. Nessuno, oggi, ha l’intenzione di cancellare un settore industriale che ha rivoluzionato il territorio. Tuttavia -ha sottolineato- l’occupazione, la salute e la transizione ecologica devono camminare di pari passo. Il futuro del territorio è già tracciato: dobbiamo fare una concertazione sul piano occupazionale e culturale, ma anche ambientale».
Il documento sottoscritto dal Pd
A conclusione dell’appuntamento il Pd ha quindi sottoscritto un documento, nel quale si legge: «È possibile la riconversione della Raffineria Mediterranea in termini di ecosostenibilità? La risposta appare possa essere positiva ed anche nel nostro paese Eni ha avviato con successo nelle raffinerie di Porto Marghera e Gela la riconversione dei vecchi impianti per produrre bio-carburante. Sono due esperienze che possono rappresentare un concreto riferimento per la realtà di Milazzo, anche se alcune criticità vanno ancora affrontate e risolte soprattutto in relazione al mantenimento dei livelli occupazionali, agli investimenti necessari, all’approvvigionamento della materia prima. In ogni caso rappresentano una strategia praticabile ed un buon punto di partenza. Certo un’ indubbia criticità nel programmare un processo di riconversione ecosostenibile è rappresentato dal fatto che andiamo incontro ad una più o meno sensibile riduzione degli attuali posti di lavoro; almeno stante alle esperienze già realizzate come quella della vicina Gela. Per questo è indispensabile un progetto ad ampio spettro che si preoccupi di prevedere il rimpiego della manodopera eccedente all’interno dello stesso settore energetico, presso le stesse o altre aziende, o in altri settori produttivi».
Il documento quindi si conclude: «In questo quadro generale un’ ulteriore opportunità da sfruttare è rappresentata dalle Zone Economiche Speciali, in termini di incentivi economici, agevolazioni fiscali, riduzione del costo del lavoro, semplificazione amministrativa, ecc.; tutte condizioni in grado di garantire convenienze e stimolare ulteriori investimenti di altre imprese nazionali ed internazionali nel settore energetico e non. Il comprensorio di Milazzo rappresenta di gran lunga la maggiore area Zes della Città metropolitana. Pensiamo -conclude il documento- che il polo energetico di Milazzo deve e può avere un futuro e che la sua riconversione debba essere fra le priorità del Governo nazionale in quanto area strategica per l’intero Mezzogiorno».
L’appuntamento è dunque servito ad avviare un dibattito, tuttavia non ancora concluso e da approfondire. L’obiettivo adesso, ha spiegato il Pd, è di riuscire a realizzare un tavolo permanente di confronto.