Studi e dati consentiranno una valorizzazione dei borghi mirata alla creazione di un'offerta turistica integrata e di un brand che identifichi l'area
Università “Mediterranea” e Valli joniche dei Peloritani: il Protocollo d’intesa stipulato nel dicembre dello scorso anno inizia a dare i suoi buoni frutti, con un’iniziativa di sistema nell’area dello Stretto.
Convenzione stipulata
Oggi all’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria i Comuni delle Valli d’Agrò, del Dinarini, del Savoca e del Nisi e l’Ateneo reggino hanno stipulato una prima Convenzione attuativa finalizzata a definire indicazioni per la pianificazione strategica di sistema delle Valli joniche dei Peloritani.
Ai lavori avviati in occasione della firma della Convenzione hanno preso parte il presidente dell’Unione dei Comuni delle Valli joniche dei Peloritani esindaco di Antillo Davide Paratore, i sindaci di Casalvecchio Siculo Marco Saetti, di Pagliara Sebastiano Gugliotta, di Roccafiorita Concetto Orlando e lo stesso rettore della “Mediterranea”, Santo Marcello Zimbone.
Offerta turistica integrata
La finalità perseguita concerne la messa a sistema di «studi, dati e informazioni» e la relativa «traduzione in indicazioni di sintesi». Di qui, si arriverà a elaborare Piani e Programmi strategici per valorizzare i Borghi e l’intera area, «anche ai fini della creazione di un‘offerta turistica locale integrata, montana, rurale e marittima, in grado di coniugare ambiente, cultura, natura e innovazione». Questo anche per valorizzare adeguatamente un potenziale ancòra parzialmente inespresso, specie per quanto attiene alle aree interne.
Un’area, una vision… un brand
A margine dell’incontro, il rettore Zimbone e il presidente Paratore hanno concordato sull’opportunità di dare la massima diffusione ai temi della Convenzione, anche per «promuovere una visione armonica dell’intera Area».
Il tentativo operato è di «valorizzare con un approccio di sistema i diversi strumenti locali, nazionali e comunitari alla luce delle significative risorse dell’area». E questo, orientando tali strumenti «allo sviluppo e al progresso socio-economico e culturale dell’insieme dei Borghi, nonché al sostegno all’occupazione giovanile». Ma anche attraverso una «chiave identitaria» che possa contraddistinguere l’intera area in cui le Valli joniche dei Peloritani ricadono.
Un brand collettivo, che identifichi prodotti, territorio, storia e la narrazione di tutto questo consentirà presto di riconoscerne agevolmente ogni singola componente attraverso una denominazione comune.