L’Ordine degli Ingegneri invita l’amministrazione comunale ad “ottemperare, in modo tempestivo, completando gli adempimenti normativi richiesti dall’Assessorato Regionale al fine di non causare ulteriori ritardi”
Avevano chiesto un confronto tra la classe politica e gli ordini professionali già lo scorso 15 gennaio, ponendo la questione sulla riduzione dei tempi di “cucitura” tra la variante all’attuale Prg e il nuovo Prg. “Nessuno dubita della buona fede dell’assessore, né della Regione – scriveva l’Ordine degli Ingegneri – ma è indispensabile, al fine di evitare dubbi procedurali e di effetti, inquadrare le problematiche della Variante di salvaguardia (attuali) e quelle del Nuovo Prg (da venire) anche alla luce delle procedure della Vas”.
Ora che la Regione ha decretato l’assoggettabilità alla procedura di Vas della Variante di salvaguardia, secondo l’Ordine degli Ingegneri “non bisogna più perdere ulteriore tempo, assegnando l’incarico di redazione della valutazione e mettendo in essere tutte le procedure di consultazione previste dalla normativa nazionale e regionale”.
L’invito rivolto all’amministrazione comunale è quello di “ottemperare, in modo tempestivo, completando gli adempimenti normativi richiesti dall’Assessorato Regionale al fine di non causare ulteriori ritardi, essendo il comparto già profondamente in crisi, avendo registrato sotto il profilo professionale un’enorme carenza di interventi progettuali che ha solo prodotto il blocco dell’ attività edilizia ed il vuoto degli investimenti pubblici e privati. Circostanza del tutto intollerabile che ha pesantemente contribuito ad una mancata programmazione delle opere infrastrutturali e degli interventi edilizi di riqualificazione, particolarmente inserite nelle nuove misure di finanziamenti europei, che dovranno rappresentare l’incentivo per una ripresa economica che la città non può e non deve perdere”.