Stamane, a palazzo Zanca, l’assessore alla Mobilità, Gaetano Cacciola, il commissario dell’Atm, Domenico Manna, e l’amministratore delegato di Bluferries, Giuseppe Sciumé, hanno discusso della possibilità di istituire un biglietto unico per aliscafo, tram e bus. Potrà essere attivato solo nel nuovo bando, visto che l’attuale è in regime di proroga e scade il 31 dicembre. In questo periodo si valuterà la potenzialità dell'utenza

Si chiama trasporto intermodale urbano. Prevede l’ausilio di una combinazione di mezzi di trasporto diversi e serve a dare loro continuità. Lo scopo è quello di ridurre al minimo l’attesa e di eliminare la necessità di provvedere all’acquisto di due biglietti diversi, con tempi e costi maggiori.

In città se n’è parlato sin dall’istituzione della metroferrovia, anche se poi non è mai stato concretizzato nulla. A maggior ragione da quando, dicembre 2011, il servizio ferroviario suburbano è stato ridotto ad appena quattro corse giornaliere. Adesso, grazie all’interesse dell’assessore regionale Nino Bartolotta, qualcosa sembra muoversi e, a fine mese, si terrà un incontro tra le parti (Regione, Comune, Atm e Trenitalia) per valutare le potenzialità dell’utenza, aumentare le corse ad almeno dieci quotidiane e istituire il biglietto unico treno – bus – tram.

Parallelamente, si vuole percorrere la stessa strada con Metromare e, di conseguenza, istituire il biglietto unico per aliscafo, bus e tram. Per questo motivo, stamane, a palazzo Zanca, si è svolto un incontro tra l’assessore alla Mobilità, Gaetano Cacciola, il commissario dell’Atm, Domenico Manna, e l’amministratore delegato di Bluferries, Giuseppe Sciumé. I tempi non saranno immediati, anche perché il servizio di collegamento veloce nello Stretto è in regime di proroga fino al 31 dicembre e non se ne conosce ancora il futuro. L’intermodalità Metromare – Atm potrà essere prevista dal nuovo bando, il cui servizio, però, non partirà certamente prima di marzo o aprile 2014. Questo lasso di tempo, allora, servirà a valutare tutti i dati utili per la realizzazione del progetto. Il primo dato riguarderà il numero di  persone interessate a utilizzare il trasporto integrato. Metromare sbarca al porto storico, centro città, ed ha il vantaggio che, all’uscita dall’area portuale, ci si trova davanti la fermata della linea tranviaria “Palazzo Reale”. Bisognerà quindi far coincidere anche gli orari di arrivo degli aliscafi con quello dei tram.

Si inizierà da subito a vendere i biglietti Atm nel “gabbiotto” dei biglietti per l’aliscafo. Bisognerà dunque pagare e fornirsi di due biglietti diversi ma non si dovrà avere il pensiero e la necessità di premunirsene. In questo periodo, verrà anche sensibilizzata l’utenza di Metromare all’utilizzo del mezzo pubblico. A bordo delle monocarene, verranno forniti annunci sonori che indicheranno la possibilità di fruire facilmente dei biglietti e del servizio tranviario.

L’obiettivo è anche quello di aumentare il numero di vetture del tram in linea. Al momento sono 7, ma l’assessore Cacciola si è detto fiducioso sulla possibilità di aggiungerne un’ottava nell’arco di una quindicina di giorni. Da valutare anche l’integrazione col servizio “Andiamo a scuola in Tpl”, che prevede un’intensificazione nella fascia dalle 7 alle 8 che, inevitabilmente, produce effetti sulla fascia successiva.

Un’amministrazione comunale che punta molto sul trasporto pubblico, una società pubblica come Bluferries che sembra mostrare maggiore interesse rispetto al passato, un assessore regionale messinese che si spende per il territorio. Non sarà semplice e il tutto andrà valutato sulla base dei risultati e non solo delle idee. I buoni auspici per un miglioramento dei trasporti, però, sembrano esserci tutti.

(Marco Ipsale)