"L'assessore replica ad un'Istituzione come se le osservazioni tecniche fossero lesa maestà... L'amministrazione deve adempiere alle prescrizioni, in discussione c'è la sicurezza dei cittadini"
Pino Falzea e Gianfranco Salmeri di CapitaleMessina tornano sull’argomento Variante Prg alla luce della revoca del parere condizionato, da parte del Genio Civile al Comune, in attesa che l’amministrazione rispetti le prescrizioni richieste.
“Siamo preoccupati per le sorti del territorio-scrivono-Gli assessori passano, spesso per fortuna, ed i problemi invece rimangono. La prima considerazione verte sul galateo istituzionale di questa Giunta. Ogni volta che l'Amministrazione riceve da qualche Istituzione, Prefettura, Assessorati regionali, in questa occasione il Genio Civile, indicazioni, veti, direttive, anziché reagire in maniera dialettica, la butta in rissa. Gli assessori di Accorinti, riluttanti al confronto ed impermeabili alle critiche, reagiscono in maniera pavloviana: "noi siamo i giusti, gli onesti, gli eticamente corretti, per cui ogni nostra azione politico-amministrativa è per tale ragione implicitamente giusta e corretta e chi ci ostacola lo fa per interessi opachi o perché appartiene ai poteri forti". La cronaca politica di questi ultimi anni è ricca di aneddoti al riguardo”.
CapitaleMessina rileva come anche questa volta sia stato rispettato il copione e di fronte alle legittime obiezioni dell’ingegnere capo del Genio Civile, a tutela della sicurezza dei cittadini la risposta dell'Assessore De Cola è piccata, polemica.
“Sembra quasi che Santoro abbia peccato di lesa maestà-prosegue la nota- Se, come dice Accorinti "le Istituzioni sono sacre", si parte dal rispetto delle istituzioni con le quali ci si confronta ed il Genio Civile è una di queste”.
CapitaleMessina entra poi nel dettaglio tecnico della questione ricordando come il Genio Civile revoca il nullaosta perché l’amministrazione non adempiendo alle pregresse prescrizioni, ovvero la microzonazione sismica, "espone, pericolosamente, qualsiasi intervento di pianificazione urbanistica, ancorché riduttiva, agli imprevedibili effetti, sul costruito e sull’edificabile, di una eventuale amplificazione dell’accelerazione sismica dovuta alla particolare natura dei terreni di sottosuolo presenti nei centri abitati di Messina- . Si rammenta, a tal proposito, soltanto a titolo esemplificativo, la presenza, in tutto il centro storico, di svariati metri di terreno detritico anche risalente alle macerie del sisma del 1908, poggiante sui sottostanti depositi alluvionali ricchi di limi e sabbie talvolta sovrassature. Il tutto aggraverebbe, prevedibilmente, i livelli di pericolosità sismica.."
CapitaleMessina chiede chiarezza e invita la giunta a rassicurare I cittadini su questo fronte: “ Quand'anche le prescrizioni del Genio Civile fossero ridondanti, qualora fossero dettate da un eccesso di zelo, ammettiamo per assurdo anche questa ipotesi, noi, Assessore DeCola, anche per le ferite che la nostra città ha subito nel proprio passato, sul rischio sismico non ammettiamo leggerezze: faccia il suo dovere, si adegui, senza perdere tempo ulteriormente, alle prescrizioni del Genio Civile!”