Il sindaco firma la proroga del servizio fino a fine marzo per evitare la paralisi del trasporto
La “vecchia Atm” resta in regime di proroga fino al 31 marzo 2020. Una proroga necessaria per evitare che si blocchi il servizio in attesa che si proceda con la liquidazione dell’azienda e il passaggio di consegne con la nuova Atm. A fine novembre la giunta aveva avviato i primi passaggi, relativi al trasferimento del parco mezzi e dell’assegnazione in comodato d’uso all’Atm spa dell’immobile di via La Farina.
Rischio paralisi
Quanto accaduto in Consiglio comunale, con delibere prima bocciate, poi approvate, gli scontri con il sindaco, le spaccature nei gruppi consiliari ha di fatto reso problematica la situazione. Dal 1 gennaio quindi si sarebbe verificato un vero e proprio paradosso, con un’azienda che aveva il personale ma non i mezzi (la vecchia Atm) ed una con i mezzi ma senza personale (la nuova Atm).
La proroga
La bocciatura dell’immediata esecutività del contratto di servizio, avvenuta ieri in Aula, ha causato non poche polemiche. Stamattina quindi il sindaco ha firmato la proroga all’Atm fino a fine marzo. “Le procedure riguardanti i complessi adempimenti di natura burocratica, legale e finanziaria, indispensabili ad avviare le attività istituzionale della nuova ATM Spa, hanno subito alcuni rallentamenti e, pertanto, come concordato al tavolo tecnico del 23 dicembre, si rende necessario prorogare il periodo transitorio di mesi due, stabilendo la nuova data di avvio delle attività di A.T.M. s.p.a. al 01.04.2020”
Al fine di garantire la continuità e la regolarità di svolgimento del servizio di Trasporto pubblico locale e degli altri servizi attinenti la mobilità urbana, è necessario ed indispensabile la prosecuzione del servizio, in regime di proroga fino all’avvio dell’Atm spa.
Viene quindi differito il trasferimento degli autobus e dei convogli tranviario, tutte le delibere che riguardano il trasferimento dei mezzi e degli immobili sono sospese e si continua in proroga il vecchio contratto di servizi del 2016 .
Cgil e Uil
“Era una strada ampiamente prevedibile nonostante il terrorismo mediatico messo in scena- dichiarano Filt Cgil e UIltrasporti– adesso stiamo a vedere cosa accadrà per la liquidazione coatta , su cui aleggia uno strano silenzio , e se arriverà o meno un commissario”.