Una manifestazione all'insegna della sobrietà e della valorizzazione dello spirito comunitario, che ha visto un'appassionata e numerosa partecipazione di fedeli e visitatori, nella suggestiva cornice del borgo Annunziata
Un semplice invito, scritto sui manifesti del programma: “Riuniamoci tutti insieme per ringraziare Maria SS. Annunziata”. Con questo spirito comunitario la parrocchia di Monforte San Giorgio ha invitato tutti i comuni limitrofi a partecipare ai festeggiamenti in onore della Madonna. L’occasione è stata offerta dalla consegna dei lavori di restaurazione della piccola chiesa dell’Annunziata, sita nella valle del torrente Niceto, al confine tra i comuni di San Pier Niceto e Monforte. Un gruppo di volontari ha scelto di recuperare la storica processione, che non veniva organizzata da ben 36 anni.
In passato, la processione era conosciuta in particolare per la corsa dei cavalli, grande passione dell’allora parroco Nino Nastasi; tuttavia, l’evento raggiunse col tempo dimensioni difficili da gestire, richiamando corridori persino da Catania e Palermo. Proprio a seguito delle frequenti risse che seguivano la corsa, la manifestazione fu sospesa nel 1978.
Oggi, viene riproposta con tutt’altro spirito. La processione ha visto una notevole partecipazione, ed è stata occasione d’incontro per le comunità parrocchiali di Monforte, Pellegrino, Gualtieri, Torregrotta, San Pier Niceto e Condrò (ma non solo). Il weekend di celebrazioni, all’insegna della sobrietà, è stato finanziato esclusivamente con le donazioni e la fattiva collaborazione dei fedeli, grazie alle quali è stato possibile organizzare una maccheronata, offrire lo spettacolo della cantante Stefania Cento, e infine godere dei fuochi d’artificio della ditta Tumore. Particolarmente suggestiva la “fiaccolata comunitaria”, organizzata per le strade del borgo Annunziata, con l’accompagnamento della banda musicale “Stefano Tuccio” di Monforte S. Giorgio.
Soddisfazione per il comitato organizzatore e per i visitatori, che sui social network hanno espresso la speranza che questa tradizione venga nuovamente valorizzata, magari puntando ancora sullo spirito di comunità e d’incontro su cui è stata imperniata l’edizione di quest’anno. In tempi di crisi, le celebrazioni per la SS. Annunziata hanno mostrato come sia possibile, con tanta buona volontà, ma soprattutto con la dedizione delle comunità, far rivivere le radici della nostra cultura e delle nostre tradizioni.
Giovanni Passalacqua