Si tratta del fabbricato noto come ex "silos granai” ed un appezzamento di terreno in via Torrente Trapani, che rientrano nel programma di alienazione del patrimonio comunale avviato dall’Amministrazione Buzzanca
Parola d’ordine: fare cassa. Presto, anzi il prima possibile. Ed è con questo intento che prosegue il programma di alienazione degli immobili comunali. Verrà venerdì 14 ottobre si terrà il pubblico incanto per la vendita di due immobili, il fabbricato noto come “ex silos granai” ed un appezzamento di terreno in via Torrente Trapani, che rientrano nel programma di alienazione del patrimonio comunale avviato dall’Amministrazione Buzzanca. Per il primo dei due immobili, a base d’asta per 13,4 milioni di euro, i tecnici comunali hanno redatto un progetto di valorizzazione e di riqualificazione di un’area tanto centrale quanto degradata della città, ma certamente di pregevole interesse, ubicata tra la vie Savoca e Valore, e per un breve tratto confinante anche con Piazza della Repubblica. Il progetto prevede la realizzazione di un edificio residenziale con parti commerciali, ristoranti ed aree di parcheggio per una volumetria complessiva di oltre 44.000 metri cubi oltre volumi tecnici. Il bene viene posto in vendita corredato di progetto approvato dai competenti uffici, avviando così un’operazione di riqualificazione e recupero urbanistico a costo zero per la città di Messina.
L’altro bene che andrà in vendita è costituito da un appezzamento di terreno di modeste dimensioni, limitrofo ad altro già venduto in una delle precedenti aste pubbliche. La vendita di questo cespite è comunque strategica e consentirà di portare avanti un ulteriore progetto di riqualificazione di un’altra area degradata, quella del cosiddetto pozzo Marullo. I tecnici del Comune stanno studiando la possibilità di realizzare un’area a verde attrezzato che confinerà con il terreno in vendita, e servirà a recuperare una zona priva di servizi specifici oltre che a creare uno spazio di protezione civile in caso di calamità in una zona che, negli ultimi tempi, è stata attenzionata per i gravi problemi di natura idrogeologica a causa dell’intensa edificazione. Entrambi i progetti interessano aree già antropizzate, consentendone il recupero ed evitando così ulteriore utilizzo di territorio per nuove edificazioni. Continua intanto il lavoro dei tecnici comunali che si stanno confrontando con questo nuovo tema condiviso dall’Amministrazione comunale, cioè recuperare aree degradate all’interno del perimetro urbano sottraendo così terreni periferici alla nuova edificazione.