Confcommercio riapre la sede di Taormina e si confronta con gli operatori del settore

Confcommercio riapre la sede di Taormina e si confronta con gli operatori del settore

Confcommercio riapre la sede di Taormina e si confronta con gli operatori del settore

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martedì 19 Novembre 2013 - 09:52

Nell’occasione si è approfondito il tema del disegno di legge di stabilità che riguarda la vendita delle spiagge pubbliche, prendendo spunto dalla recente nota congiunta delle Associazioni di categoria. Sabato 30 novembre si svolgerà il convegno “L’opportunità della bilateralità nel contesto economico attuale”

Si è svolta ieri pomeriggio alle ore 16, presso i locali di via Pirandello a Taormina, la riunione tra il presidente di Confcommercio Messina Carmelo Picciotto, la dirigenza dell’Associazione e gli operatori del settore del centro jonico (Maria Orlando, servizi, Maurizio Vinciguerra, abbigliamento, Abramo Calì, ristorazione, Giuseppina D’Amore, pasticceria, Giovanni Cacciola, lidi balneari), con all’ordine del giorno la riapertura della sede dell’Unione Generale dei commercianti di Messina.

Nell’occasione il Presidente – di rientro da Palermo dove ha incontrato i vertici regionali di Confcommercio tra il quali il riconfermato presidente di Confcommercio Catania Riccardo Galimberti – ha approfondito il tema del disegno di legge di stabilità che riguarda la vendita delle spiagge pubbliche, prendendo spunto dalla recente nota congiunta delle Associazioni di categoria, in rappresentanza di 30.000 imprese balneari italiane: SIB – FIPE/Confcommercio, FIBA – Confesercenti, CNA – Balneatori, Assobalneari Italia – Confindustria e OASI – Confartigianato.

“Negli ultimi giorni il dibattito pubblico, sia mediatico che politico – si legge infatti nel documento congiunto – sul disegno di legge di stabilità è stato quasi del tutto monopolizzato dall’interrogativo se “vendere o meno le spiagge” anzi, dall’imperativo “le spiagge non si vendono!”. Qualsiasi esame, anche superficiale, degli emendamenti “incriminati”, presentati da senatori appartenenti a diversi schieramenti politici – prosegue la nota – avrebbe facilmente consentito a chiunque di verificare che nessuno propone, o ha proposto, la vendita di tratti di spiaggia ma esclusivamente di tutto ciò che, per i cambiamenti orografici della costa o per le trasformazioni edilizie legittime intervenute nel tempo, “hanno ormai perso l’originale caratteristica” (emendamento 3.010 Granaiola ed altri) e “in quanto non più utilizzabili per i pubblici usi del mare” (emendamento n. 3.0.12 Gasparri ed altri; 3.0.14 Bruni).

“Le aree pubbliche – ha aggiunto il presidente Picciotto, nel corso dell’incontro con i commercianti Taorminesi – devono essere un’ opportunità per fornire servizi e quindi trasformarsi in occasioni per creare lavoro. Da più parti riceviamo segnali di cedimento. A questa voglia di arrendersi, gettando la spugna, le istituzioni devono rispondere con provvedimenti efficaci che scongiurino una crisi che non conviene a nessuno, nemmeno allo Stato che pagherebbe lo scotto due volte: creando disoccupazione, e contraendo il gettito fiscale che proviene dal settore”.

Nell’ambito dell’attività di rilancio dell’Associazione inoltre, sempre Confcommercio Messina, organizza con la collaborazione delle organizzazioni sindacali di categoria un convegno che si svolgerà il 30 novembre sul tema: “L’opportunità della bilateralità nel contesto economico attuale”.

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