La Caronte e Tourist comunica che "saranno comunque previsti servizi minimi di collegamento tra le due sponde, sia sulla tratta rada San Francesco - Villa San Giovanni sia su quella Tremestieri - Villa San Giovanni, e si scusa per i disagi che deriveranno dall'agitazione, pur non essendone direttamente responsabile"
Quello di venerdì scorso era evidentemente solo un primo “assaggio”. Il sindacato autonomo Fima Confsal aveva terminato lo sciopero in anticipo per evitare ulteriori disagi agli attraversatori dello Stretto, ma aveva anche già preannunciato un nuovo sciopero per l’8 ottobre.
Ma prima di quella data, ci sarà un’altra giornata difficile sullo Stretto di Messina. Stavolta è infatti l’Orsa a proclamare lo sciopero per la giornata di venerdì 28. Il blocco partirà alle 9.30 e si protrarrà sino all’1.30 di sabato 29 settembre.
La Caronte e Tourist comunica allora che “saranno comunque previsti servizi minimi di collegamento tra le due sponde, sia sulla tratta rada San Francesco – Villa San Giovanni sia su quella Tremestieri – Villa San Giovanni, e si scusa per i disagi che deriveranno dall’agitazione, pur non essendone direttamente responsabile”.
Il braccio di ferro prosegue. A farne le spese, per il momento, i tanti pendolari che venerdì prossimo dovranno affrontare un’altra giornata campale per muoversi tra le due sponde.
forza scioperate,e cosi chiuderà l’ultima realtà che da lavoro a qualche migliaio di buddaci.Poi tutti sui campanili a chiedere lavoro..lavoro… e lavoro.
la prosopopea di un gruppo che aumenta i pedaggi e riduce il lavoro NON ha fine…. non sono responsabili dei disagi??? se i lavoratori fossero compatti….. io ormai da un anno traghetto solo con FS…male ma a loro niente euri!!
Un consiglio ai “naviganti”: se un’azienda decide di tagliare il personale o ridurre gli emolumenti difficilmente ci si riesce ad opporre. Specialmente con queste federazioni attuali che oltre ad essere abbastanza colluse non tengono il coraggio dei predecessori. Cosa fare allora?
Occupare le navi…. dirottare macchine e camion alle ferrovie e “convincere” crumiri e qualche alto dirigente al dialogo!!!! Ai miei tempi si faceva così