Una vita al servizio della comunità. A lui si deve il restauro di numerose chiese e la creazione del centro di spiritualità "Notre Dame di Lourdes"

 VENETICO – La comunità di Venetico Superiore è in festa per i 50 anni di sacerdozio di Mons. Nino Merlino, ordinato sacerdote il 26 settembre 1974 nella cattedrale di Messina dall’Arcivescovo Mons. Francesco Fasola. 

Dopo un periodo di noviziato nella parrocchia di San Clemente nella stessa città di Messina, viene assegnato come parroco della chiesa S. Nicolò Vescovo in Venetico Superiore. Vi celebra la prima messa il 6 dicembre 1974, festa del S. Patrono S. Nicolò di Bari, presentato alla parrocchia dal Vicario Arcivescovile Mons. Giuseppe Scarcella.

Fin dall’inizio, nonostante la sua giovane età, dimostra di avere grandiosi ideali, mettendosi subito all’opera per restaurare la Chiesa Madre e le altre Chiese: Chiesa Immacolata, Santa Maria del Calvario, Santa Caterina, Anime del purgatorio e Sant’Anna, quest’ultima completamente distrutta dal terremoto del 1908.

Il 3 ottobre 1980 Mons. Merlino ha avuto la gioia di concelebrare nel palazzo apostolico con Papa Giovanni Paolo II che lo ha incoraggiato ad andare avanti nei suoi progetti sempre con lo stesso fervore e gli ha dato la sua Santa Benedizione. 

L’opera che ultimamente ha dato più notorietà al paese di Venetico è la creazione del centro di Spiritualità “Notre Dame di Lourdes”, ideata e realizzata per la sua grande devozione alla Beata Vergine Maria, che lo spinge ogni anno a ritornare alla Grotta di Massabielle accompagnando i pellegrini, tanto da avere il riconoscimento del titolo di Cappellano Onorario della Grotta e da essere insignito dalla Croce pettorale.

Tra gli innumerevoli incarichi in Diocesi è stato membro dell’Ufficio Amministrativo e del Consiglio Presbiteriale, di cui attualmente è il decano.

Il prossimo 26 ottobre alle ore 18.00, nella Chiesa Madre di Venetico, mons. Merlino ringrazierà il Signore per il dono grande del sacerdozio ministeriale rinnovando il suo “sì” unitamente ai confratelli con lui ordinati: Giovanni Tomaso, Fortunato De Luca e Luigi La Rosa.