Termini, ex Amam: "Barrile mi disse paga la Fire, ci sarà regalia per te"

Termini, ex Amam: “Barrile mi disse paga la Fire, ci sarà regalia per te”

R.Br.

Termini, ex Amam: “Barrile mi disse paga la Fire, ci sarà regalia per te”

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venerdì 03 Agosto 2018 - 05:21

Il 18 ottobre del 2016 l'allora presidente dell'Amam rese dichiarazioni spontanee: "La Barrile mi chiese un incontro e mi disse che se avessi saldato i mandati per la Fire ci sarebbero state alcune somme per me. Io risposi, che c...dici"

I rapporti tra l’allora presidente del consiglio comunale Emilia Barrile e l’allora presidente dell’Amam Leonardo Termini attraversano due fasi.

In un primo periodo infatti i rapporti tra i due vertici istituzionali sono ottimi, al punto che è proprio Termini, stando all’inchiesta, ad avvisare la Barrile del fatto che è imminente la gara per l’aggiudicazione del servizio di pulizia. La cooperativa Universo e Ambiente, che pure aveva gestito il servizio fino a quel momento, non fa più parte dell’elenco di quelle che hanno diritto a partecipare alle gare dell’Amam. La Barrile provvede e non solo l’Universo e Ambiente rientra tra le imprese dell’elenco ma finisce nelle 5 tra le selezionate ed invitate alla gara, che poi, come dimostra l’inchiesta, verrà aggiudicata proprio alla sua coop di riferimento.

Peraltro tra quelle cinque figura anche la seconda cooperativa collegata alla Barrile, la Peloritana servizi. In realtà l’indagine ha accertato un sistema tale che ha portato all’aggiudicazione dell’appalto alla Universo e ambiente anche attraverso collegamenti con l’altra partecipante e volto ad escludere la quarta società.


I rapporti tra Barrile e Termini poi si incrinano e le conseguenze sono anche evidenti in Aula e nei rapporti tra partecipata e consiglio comunale. Se durante la prima fase, quando ad esempio Cambiamo Messina dal basso chiedeva ad Accorinti la revoca dell’incarico a Termini (sotto processo per truffa) la Barrile si era posta a difesa del suo operato, successivamente i rapporti cambiano.

Nell’ultimo periodo del mandato elettorale si arriverà anche ad uno scontro durante una seduta, con Termini che accusa la Barrile di non averlo fatto partecipare ufficialmente.

A determinare il cambio di rapporti è stato anche l’evolversi dell’inchiesta.

Di seguito il verbale delle dichiarazioni spontanee rese da Termini nell’ottobre 2016 e confermate a dicembre dello stesso anno.

Cfr. verbale di spontanee dichiarazioni rese da Termini Leonardo in data 18 ottobre 2016:Si sono verificate una serie di situazioni che è giusto raccontare. Mi è stato proposto da BARRILE Emilia, il presidente del consiglio comunale di Messina che se io avessi pagato dei mandati in sospeso a\rei ricevuto in cambio del denaro per me. Si tratta dei mandati in favore della società FIRE spa. che ammontano ad un milione e quattrocento mila curo circa e di quelli in favore di una delle società delle quali mi avete chiesto i documenti e di cui adesso non mi sovviene il nome.

Circa un mese orsono su richiesta telefonica di BARRILE Emilia mi sono recato nei pressi del cinema Apollo ed ho incontrato BARRILE. Abbiamo parlato sul marciapiede per una decina di minuti. Lei mi ha fatto presente che era in difficoltà per i mandati non pagati da AMAM alla FIRE Spa che, a fronte dei suddetti pagamenti, aveva delle somme di denaro per me. Non si è fatto alcun cenno all’importo di questa eventuale dazione, io le ho risposto testualmente: “Che cazzo dici!” e poi ho aggiunto che la FIRE non merita una lira. Anzi, per i motivi che ho accennato all’inizio del verbale e che preciserò meglio con l’esame dei documenti relativi, deve lei soldi ad AMAM.  

Dopo questo incontro io mi sono sentito in difficoltà e perciò ho iniziato a rispondere sempre più raramente alle chiamate di BARRILE Emilia. Qualche tempo dopo, saranno passati circa 10 giorni, ho risposto ad una sua chiamata e lei mi ha chiesto un nuovo incontro. Mi ha dato appuntamento al Bar FUMIA nei pressi della piazza del municipio. Era più o meno l’ora di pranzo ed al Bar mi ha ribadito il concetto di pagare i mandati di FIRE, ribadendo che era in difficoltà e che comunque ci sarebbe stato un pensiero in denaro per me. Poi mi ha detto che uno dei fratelli, non ricordo se il titolare della ditta “(….)” o l’altro fratello, lamentava il mancato pagamento dei mandati e se io li avessi pagati, questa persona mi avrebbe fatto una regalia di 2 o 3 mila curo per ciascun mandato pagato

Io ho fatto presente che avevo intenzione di cacciare questa ditta ed anche l’altra deI fratello di questa persona. BARRILE mi ha detto che avrebbe chiamato questo persona per chiarire la situazione e così ha fatto, lo ho visto BARRILE chiamare questa persona che dopo circa 15 minuti si è presentata al bar FUMIA. Con questa persona, il titolare della ditta di cui non ricordo il nome, ma che conosco di persona, abbiamo parlalo solo della disfunzione che avevo ravvisato, lui  ha rassicurato che avrebbe risolto i problemi per il futuro. Non mi ha fatto direttamente alcuna proposta di denaro.

Nel corso dell’incontro BARRILE mi disse che tulle le ditte si lamentavano che io non pagavo, io le ho detto che c’eranoe priorità da rispettare nei pagamenti. Dopo questo secondo incontro in cui si è parlato dei mandati non ci sono state altre occasioni di parlare di questo con BARRILE. lo conosco BARRILE da alcuni anni ed abbiamo avuto un rapporto di amicizia ma questa richiesta mi ha lasciato amareggiato e turbato perché io non sono assolutamente disponibile a queste situazioni e da allora mi sono tenuto sulle mie”.

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