L'atleta peloritana spiega in cosa consiste questa disciplina fatta di pazienza, costanza, coraggio e dedizione.
Pazienza, costanza, coraggio e dedizione. Sono solo alcuni dei principi su cui si fonda il Body Building, disciplina praticata da Veronica Vita, atleta peloritana, ex cestista, specialista di scienze cognitive, mental coach, un Master in nutrizione clinica e a breve anche specialista in Psicologia.
Spiega che ” è la disciplina che sceglie te. Non avrei mai potuto – afferma – immaginare che, per come ero io, non ne avessi più potuto farne a meno! Probabilmente é nata da una sfida con me stessa ed il bisogno di un cambiamento, proseguita poi nella ricerca continua del miglioramento, di libera espressione, di un “luogo sicuro”, finché il luogo é diventato casa”.
“Quello che appare – continua la Vita – è solo la punta dell’iceberg. Quello che vi è immerso è però ciò che sostiene l’apice. Resilienza, Pazienza, Sacrificio, Dedizione, Costanza, Coraggio, Vittoria sulle Paure e sugli inganni della nostra Mente, Forza di volontà, Perseveranza, Sfida, con se stessi principalmente, poi verso gli altri, Voglia di Rivalsa, ricostruirsi e reinventarsi. Può essere lo sport di tutti, ma non per tutti. Bisogna saper sostenere la fatica, la percezione del dolore, il senso di fame, mantenere il rigore, avere pazienza, non cedere alle tentazioni, saper dire anche di no, e mantenere i capi saldi nonostante gli sforzi, siano essi fisici che mentali, e le restrizioni specialmente nelle battute finali di una preparazione, quando la tua alimentazione si riduce alle dita delle mani, quando il corpo si muove per inerzia negli ultimi allenamenti e parte il conto alla rovescia. Ma bisogna anche avere il coraggio in alcune fasi di “vedersi male”, accettare una forma diversa che non è quella del palco per raggiungere quel dettaglio in più nel lungo termine, e accertarsi comunque in ogni condizione, avere pazienza e fiducia”.
Veronica Vita, lontana dai palchi per più stagioni, per dare priorità ad altri impegni, gareggia nella categoria bikini, che è una delle categorie estetiche del Body Building, si valuta principalmente la struttura e il V Shape, cioè il rapporto tra spalle ed il punto vita che deve essere molto stretto, i quali sono punti in cui ho dovuto lavorare con molta insistenza; la forma del gluteo alto, tonico, con stacco gluteo-femorale, ben lavorato e con buoni volumi, così come per le gambe, ma con un tiraggio moderato; una schiena tonica e definita, addome visibile e delineato, un corpo simmetrico e armonioso senza striature o definizione estrema.
“Adesso – afferma – la qualifica tocca riconquistarmela, ad ogni modo ringrazio chi ha seguito il mio percorso e mi sta accanto tutt’oggi nella preparazione, Giusj Abbate e Gianluca Grillo. Ed in particolare un grazie speciale va ai miei nonni che, nonostante contrari alla disciplina, mi hanno sempre sostenuto nella quotidianità, con il loro esserci, e hanno imparato ad essere comprensivi, soprattutto mia nonna che ormai sta attenta anche lei nel farmi rispettare l’alimentazione!”.
In tempi di coronavirus – conclude l’atleta – “la motivazione nel proseguire un programma di allenamento anche con i pochi mezzi che si dispongono in casa è stata determinante, per fortuna che ci siamo attrezzati in qualche modo! Alla fine per la mia categoria non si richiedono chissà quanti chili di ghisa, o chissà quali macchine, quindi con un programma ben strutturato, qualche manubrio, qualche elastico contro resistenza, e tanto spirito di adattamento si riesce a far tutto, basta volerlo! Che poi, il nostro cervello non lo sa se stai alzando 5 o 10 kg, ciò che conta è lo stimolo e l’intensità, il modo in cui stressi quel muscolo che fa la differenza in termini di risultati, e questo vale sia a casa come in palestra! Anzi, l’allenamento a casa ha avuto i suoi pro, come rafforzare la connessione mente-muscolo e sviluppare persino le abilità di Problem-solving”
E sui progetti futuri – aggiunge – “A livello agonistico mi piacerebbe riprendere da quel che avevo lasciato in sospeso, con più lavoro addosso, riconquistandomi intanto la possibilità di calcare il palco del campionato italiano! Poi chissà…ma comunque l’obiettivo è un domani ritornare sul palco con una forma del tutto nuova, perché lo devo a me stessa. Nel frattempo lavoro ogni giorno per me, in costante e continuo miglioramento, non solo sotto il profilo atletico. Come accennavi sto per raggiungere un altro obiettivo in ambito accademico, mi sto dedicando ad un progetto di ricerca e questo impiega molte risorse… La “cultura fisica” per me non è solo legata alle competizioni o al raggiungimento di un mero canone estetico, perché quello che si vede sul palco non è nemmeno uno spicchio di una grande torta!”
Dietro l’immagine del corpo fisico c’è qualcosa di più profondo: la sfera psicologica, sociale ed emotiva. Il Body Building abbatte le barriere che ci costruiamo, che ci pongono dinnanzi ad ostacoli che sembrano insormontabili. Qui entra in sinergia con la mente, la quale non conosce i limiti del corpo e ci fa agire, superando il senso di fatica.
Il corpo fa ciò che la mente gli comanda e noi dobbiamo solo imparare a saper sfruttare questa relazione per essere sempre pronti ad un nuovo cambiamento. É una pratica che forgia la mente, il corpo e la personalità. É uno studio complesso non solo dell’anatomia ed elementi della biochimica umana, ma di rapporto tra corpo e psiche, uno splendido connubio psico-biologico che si ritrova in una “rappresentazione teatrale”. E ciò che la rende così affascinante é che non vi sono mai punti di arrivo, ma nuovi punti di partenza”.
Condivido in pieno. Purtroppo il bodybuilding è rovinato dall ‘uso smodato di steroidi.