Il tecnico livornese presenta la sfida di domani, alle 14.30, ad Agrigento, contro una squadra che ha gli stessi punti in classifica dei peloritani. L'Akragas ha fatto 5 punti nelle ultime 7 partite, senza vittorie, e attaccherà il Messina, che dovrà essere pronto a ribattere. Ancora out Maccarrone e Mancini
La trattativa fallita col gruppo Proto, il possibile punto di penalizzazione per la fideiussione, l’indagine della Guardia di Finanza su scommesse anomale nello scorso campionato. Domani, intanto, alle 14.30, si gioca Akragas – Messina. “Sembra quasi che la partita sia l’ultimo pensiero, non per me ovviamente – dice mister Cristiano Lucarelli -. Nessun alibi, dobbiamo isolarci dall’esterno ma ho quasi paura a leggere i giornali perché ce n’è sempre una. Ma noi verremo giudicati per ciò che facciamo sul campo, a prescindere da tutto il resto”.
L’Akragas ha gli stessi punti del Messina ma viene da una serie negativa, sette partite senza vittorie anche se con cinque pareggi, e la panchina dell’ex Lello Di Napoli potrebbe essere a rischio. “Mica noi stiamo meglio – prosegue Lucarelli -, rispetto a prima sì ma non siamo affatto tranquilli. Loro sono in silenzio stampa, danno grande importanza a questo derby. Il loro allenatore è bravo, ha fatto bene qui e me ne parlano bene anche dal punto di vista umano. Sarà legato al Messina ma ha necessità di fare risultato e preparerà la partita venendoci addosso. Dovremo essere pronti a quest’evenienza, analoga alla gara con l’Andria, che aveva lo stesso modulo, il 3-5-2, e lo stesso modo di giocare”.
Lucarelli fa un passo indietro proprio a domenica scorsa. “Stavolta non dovremo ribattere dal 31’, ho visto che i miei giocatori sono tutti infastiditi per questo. Ne avremmo dovuto approfittare, anche se non era facile, per le occasioni avute meritavamo qualcosa in più, pure se entrambe le squadre abbiamo recriminato e poteva capitare di perdere. Ma le loro situazioni sono state regalate da noi, mentre le nostre ce le siamo create. C’è voglia di riscatto e sono convinto che, per come abbiamo preparato la settimana, saremo pronti, sperando che il risultato ci premi”.
Ancora focus sull’Akragas. “Hanno sempre giocato col 3-5-2 ma potrebbero anche passare al 4-3-1-2, modulo specchio al nostro. Dovremo essere camaleontici tatticamente, pronti a cambiare pelle in corsa. Non voglio aspettare il 55’, eventualmente, per cambiare. Sceglierò una formazione che sappia trasformarsi anche dopo pochi minuti, se qualcosa non dovesse andare bene”.
La formazione potrebbe essere la stessa di domenica scorsa perché Maccarrone e Mancini sono ancora fuori gioco, col solito ballottaggio tra Ferri e Madonia. “Mancini, tecnicamente, ha qualcosa in più degli altri e per noi è una grande mancanza. Bisogna avere pazienza e aspettare che si rimetta in sesto, in questo momento la cosa più importante è la sua salute. Tra Ferri e Madonia, invece, non ho dubbi. Di volta in volta dipende anche dall’avversario, se c’è un giocatore che spinge non posso chiedere a Madonia di rincorrerlo per 90 minuti, in casa è diverso perché di solito gli avversari giocano in modo più guardingo”.
Un ultimo cenno, infine, alla trattativa sfumata, a meno di ultimi ripensamenti, per Nardini. “La società ha fatto una proposta importante per la categoria, anche considerando che si tratta solo di sei mesi fino al termine del campionato – conclude Lucarelli -. Il giocatore ha chiesto di più e quindi o viene alle nostre condizioni oppure preferiamo aspettare gennaio e prendere giocatori più pronti, visto anche che lui l’ultima partita l’ha fatta a maggio scorso, anche se si sta allenando con la Correggese, e non sarebbe subito disponibile. Se ha dubbi o remore è giusto che non venga, qui c’è da mettersi l’elmetto e avere voglia di sposare subito il progetto, viceversa non se ne fa niente”.