Gli assessori “superstiti” della Giunta Accorinti al giudizio degli elettori

Gli assessori “superstiti” della Giunta Accorinti al giudizio degli elettori

Danila La Torre

Gli assessori “superstiti” della Giunta Accorinti al giudizio degli elettori

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martedì 24 Aprile 2018 - 09:42

Della squadra originaria insediatasi nel 2013 dopo il successo elettorale di Renato Accorinti sono rimasti solo quattro assessori su otto. In questi cinque anni sono cambiati molti volti ed anche gli equilibri interni

Alle prossime amministrative del 10 giugno ci sarà una partita nella partita. Come noto e come anticipato mesi fa da Tempostretto, a chiedere ai messinesi la riconferma non sarà solo il sindaco Accorinti, di nuovo in campo per tenersi stretta la fascia tricolore conquista nel 2013 al ballottaggio, ma tutti gli assessori che attualmente siedono nella giunta di Palazzo Zanca, i quali saranno candidati al Consiglio Comunale. Con la candidatura all’organo rappresentativo della città, gli esponenti dell’esecutivo comunale chiederanno ai messinesi di esprimere un giudizio sul loro operato.

Della squadra originaria insediatasi nel 2013 dopo il successo elettorale di Renato Accorinti sono rimasti solo quattro assessori su otto: Gaetano Cacciola, promosso a vicesindaco; Guido Signorino per tre anni vice di Accorinti, poi relegato ad un ruolo marginale per i ritardi ed i nodi dei bilanci comunali e ultimamente riabilitato in una posizione di primo piano; Daniele Ialacqua e Sergio De Cola.

Gli altri quattro assessori sono arrivati man mano che la giunta Accorinti perdeva pezzi: Sebastiano Pino ha sostituito Filippo Cucinotta; Federico Alagna ha preso il posto di Daniela Ursino, che a sua volta era stata chiamata per ereditare le deleghe che sono state in prima battuta in mano a Sergio Todesco e successivamente a Tonino Perna ; Nina Santisi è arrivata dopo le divergenze sui servizi sociali con l’ex titolare della delega, Nino Mantineo; Enzo Cuzzola è subentrato al toscano Luca Eller. In questo continuo rimescolare di carte è rimasta fuori anche Patrizia Panarello.

Dal 2013 ad oggi la giunta Accorinti non solo ha cambiato molti volti ma ha anche stravolto più volte gli equilibri interni, vivendo varie fasi. Inizialmente, sull’esecutivo guidato da Accorinti forte era l’influenza esterna di quella componente alto borghese che aveva contributo a determinare la vittoria elettorale del 2013 ed era rappresentata soprattutto da Elio Conti Nibali e dall’associazione Indietrononsitorna (nata da una costola del movimento Cambiamo Messina dal Basso, nel quale non si riconosceva più); poi c’è stata la parentesi dei tecnici , con l’ingresso in giunta di Eller e della Ursino; ed infine il ritrovato idillio con Cambiamo Messina dal Basso, che nel corso di questi cinque anni ha in varie occasioni manifestato pubblicamente il proprio dissenso su alcune scelte prese dall’esecutivo, come ad esempio la nomina ad assessore di Conti Nibali, poi saltata proprio per le proteste degli attivisti del movimento ; l’estromissione dalla giunta di Patrizia Panarello; e la fiducia accordata al renziano Eller e alla Ursino, troppo propensa a dare spazio ai privati nella organizzazione degli eventi culturali del Comune di Messina.

Negli ultimi mesi, soprattutto dopo l’ingresso in giunta di Federico Alagna (ex portavoce di CMdB), è riscoppiato l’amore tra il movimento e la giunta.

Alle amministrative del 10 giugno, Cambiamo Messina da Basso sarà nuovamente in campo a sostegno del sindaco Accorinti e presenterà una lista che includerà le candidature al Consiglio comunale degli assessori Daniele Ialacqua, Federico Alagna e Sebastiano Pino. Gli assessori Sergio De Cola, Guido Signorino, Nina Santisi e un candidato vicino a Enzo Cuzzola correranno invece nella lista di Renato Accorinti sindaco. Avrà una lista tutta sua ( ma sempre in appoggio all’attuale primo cittadino) Gaetano Cacciola, che vuole misurare il suo peso elettorale e il gradimento al suo operato indipendentemente dai colleghi e dallo stesso sindaco.

Tutti gli assessori, nessuno escluso, sono convinti di meritare una seconda occasione per proseguire il lavoro fatto in questi cinque anni. Sarà quindi interessante vedere se i messinesi li promuoveranno o bocceranno.

Danila La Torre

2 commenti

  1. ma siamo su scherzi a parte?

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  2. CastorinaCarmelo 26 Aprile 2018 04:11

    Abbiamo a Messina le migliori potenzialità intellettuali per fare del nostro Territorio una eccellenza Siciliana. Ma la “nomenclatura politica” fatta molto spesso da individui che si definiscono in maniera unilaterale: “politici” e di cui non ne conoscono neanche il significato, se non quello di depredare quanto possibbile, votati dai soliti “buddaceddi”… dediti al “buono benzina e all’arancino a gratis”…..Questo purtroppo è lo stato dell’arte…..Per le poche “forze di progresso” composte da giovani entusiasti: La strada è irta di tranelli, false promesse ed altro ancora, quindi cosa fare?….”La Rivoluzione”…..è parola ormai desueta…..ma usare bene la matita copiativa il “dieci giugno” può fare la differenza……

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