Il candidato sindaco, autosospeso dal ruolo di direttore dell’Irccs Neurolesi, replica al nostro articolo. Ecco la sua nota
"Il mio modello Messina non è una farsa. Capisco che è difficile da comprendere se si continua a ragionare con i vecchi schemi d’interpretazione, ma dobbiamo tutti sforzarci di imparare a fare quella rivoluzione, prima di tutto mentale, che consiste nel portare avanti metodi diversi. Non ho mai preso una tessera di partito, non sono un politico puro, sono un professionista che ha scelto di spendersi in prima persona per la sua città e lo ha fatto, piaccia o no, senza unzioni dall’alto, ma con la sincerità e la voglia di cambiare Messina e rilanciarla”.
“Con questo spirito di servizio, io, da espressione della società civile, ho fatto un appello a tutti, partiti compresi, di destra e di sinistra. In risposta ho avuto il silenzio da alcuni e una raffica di insulti da altri. Derubricare la mia candidatura a copione è offensivo e ingeneroso nei confronti di quanti, sia all’interno dei partiti che da realtà esterne, associazioni, movimenti, hanno deciso e continuano a decidere di metterci la faccia”.
“Comprendo che ad ogni costo mi si vuol dare una etichetta altrimenti non si sa in che modo attaccarmi, ma sulla mia libertà e sulla mia onestà intellettuale non si può dubitare. Musumeci mi ha invitato ad impegnarmi per la città e sapevo che non sarebbe stato facile, la coalizione di riferimento, e non è un mistero, è quella di centro-destra, ed è fatta da decine e decine di persone con storie personali e l’ambizione di voler contribuire al dibattito politico. Accanto a loro ci sono le liste civiche, tutti insieme ai nastri di partenza con la stessa dignità e lo stesso diritto di partecipare alle elezioni senza per questo essere indicati come i galoppini dei partiti.
Il modello Messina che ho proposto, da persona estranea alla politica, è soprattutto nel metodo. La mia storia personale e professionale racconta che non ho mai fatto farse, e men che mai adesso potrei pensare di sporcarla solo perché ho deciso di dare il mio contributo alla rinascita di Messina".
a bene ci crediamo,tanto non mi costa nulla e non ti voto.
Ad avviso di Bramanti tutti avrebbero dovuto calarsi le braghe e acclamarlo. lui il dominus e gli altri ai piedi. Ha mai pensato il contrario? un’altra figura sindaco e lui al servizio. Magari gli viene difficile. così gli hanno imposto. Ma dai… da ridere come candidato