La reazione di Bramanti e la controreplica di De Luca

La reazione di Bramanti e la controreplica di De Luca

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mercoledì 02 Maggio 2018 - 15:37

Il candidato sindaco del centrodestra annuncia che si recherà personalmente in Procura «per sgombrare definitivamente il campo da qualsiasi suggestiva ricostruzione creata ad arte per beceri fini elettorali». La controreplica di De Luca

Le dichiarazioni rilasciate da Cateno De Luca sulle presunte ragioni del patto firmato con Bramanti non potevano lasciare indifferente il candidato sindaco del centrodestra, che ha infatti deciso di replicare con una lunga nota.

«Spiace dover essere costretto ad ascoltare le cialtronesche dichiarazioni del deputato regionale, nonché candidato sindaco Cateno De Luca, che con le risibili dichiarazioni rilasciate a margine della conferenza stampa di oggi – grossolanamente smentite nel giro di poche ore – ha minato non solo la sua ma la credibilità di un’intera classe politica. Come possono i messinesi dare fiducia ad un candidato sindaco che davanti alle telecamere rilascia dichiarazioni inequivocabili – come testimonia un video che circola in rete dalla tarda mattinata di oggi – e che solo tre ore dopo sostiene di non aver mai pronunciato quelle frasi, spacciandole per invenzioni giornalistiche?»

«Di fronte ad illazioni, che comunque qualificano la persona che le ha pronunciate, su non meglio precisate assunzioni all’Irccs Neurolesi – continua Bramanti – andrò personalmente in Procura per sgombrare definitivamente il campo da qualsiasi suggestiva ricostruzione creata ad arte per beceri fini elettorali. I retroscena ai quali allude De Luca sono frutto della prolifica fantasia di chi sta usando il suo ruolo di deputato regionale non al servizio della città ma al servizio di se stesso e delle sue ambizioni personali. Gli emendamenti non devono essere trasformati in strumenti di attrazione del consenso, né usati contro qualcuno nel tentativo di trarne un vantaggio competitivo».

«L’azione politica – prosegue la nota – non può essere venduta un tanto al chilo, ma va indirizzata solo ed esclusivamente in funzione del bene della collettività. Mi rendo conto che, da non messinese, De Luca tenti in ogni modo di mostrarsi agli occhi dei messinesi come un benefattore, ma da uno che si presenta in conferenza stampa con magliettine sgargianti su cui campeggiano slogan allusivi, e due ore dopo aver firmato un patto di fair play si lascia andare ad ogni tipo di commento offensivo, non c’è da aspettarsi un comportamento volto solo al bene della città che vuole amministrare. Mi auguro che gli elettori sappiano distinguere chi utilizza forme di baratto politico pur di guadagnare un po’ di visibilità da chi ha veramente a cuore il futuro dei nostri figli. É ora di far calare il sipario sulla politica dei teatranti. Su una cosa ha ragione De Luca: a ognuno il suo mestiere».

Alla nota di Bramanti controreplica Cateno De Luca.

«Stimatissimo prof. Bramanti, – scrive Cateno De Luca – lo ammetto: sono un teatrante, perchè portare 150 milioni di euro a Messina è stato un colpo di teatro! È stato un colpo basso nei confronti di quei parlamentari che non fanno gli interessi di Messina, di tutti coloro per cui ciò che non si fa è sempre colpa degli altri. Non so quale sia il suo concetto di interesse pubblico. Per me, la confusione tra ciò che è pubblico e ciò che è privato rappresenta uno dei mali di questa città».

«All'ARS non barattato nulla: non ho "acquisito" strutture ospedaliere, ho solo fatto qualcosa di utile per Messina senza nulla pretendere. E soprattutto ho dimostrato che si può fare il bene di Messina anche se osteggiato da certe consorterie e cecchinato dagli sciacalli della politica. Se questa è la mia colpa, sono colpevole. Sono colpevole di amare Messina, di avere troppa passione politica, di essere amico di persone semplici – come me – che non detengono le leve del potere ma faticano tutti i giorni per portare il pane a casa, che sono costretti a vedere i propri figli partire da Messina in cerca di futuro, che vivono in baracche o vivono al centro ma soffrono pur tuttavia l'emergenza idrica. Per loro e per chi ama questa città disinteressatamente continuerò a impegnarmi. La strada è piena di ostacoli e trabocchetti, ma nella mia vita ne ho superati tanti e non mi spaventano. Mi spaventa di più il silenzio di che non riesce più a trovare la forza di reagire. Messina non ha bisogno di un Sindaco silente o accondiscendente con il cosiddetto potere prostituito al malaffare politico. Per questo ho voluto intraprendere questa ennesima battaglia. L'affetto della gente mi dá la forza di andare avanti. Stia certo, professore, non mi fermerete. Non mi fermeranno. E non mi fermerò ».

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