Calderone, Dr: "Restituiamo la parola alla politica. Noi a destra? Guardate il Pd che fa.."

Calderone, Dr: “Restituiamo la parola alla politica. Noi a destra? Guardate il Pd che fa..”

Rosaria Brancato

Calderone, Dr: “Restituiamo la parola alla politica. Noi a destra? Guardate il Pd che fa..”

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venerdì 03 Aprile 2015 - 10:58

"Abbiamo deciso di puntare sui politici, non dobbiamo vergognarci della politica,basta con la ricerca affannosa dell'esponente della società civile". Il coordinatore provinciale dei Dr Santino Calderone spiega perchè la scelta di candidare Roberto Materia. "Noi a destra? Chiedetevi piuttosto chi appoggia il candidato di una delle tante anime del Pd...". In allegato le dichiarazioni di Roberto Materia che ha accettato la proposta di candidatura.

“Riportiamo la politica protagonista, scegliamo politici, smettiamola di pensare di doverci vergognare se candidiamo un esponente politico invece che uno della società civile. Restituiamo dignità a chi crede nella politica. Questo è stato il nostro ragionamento su Barcellona e Milazzo, e su questa linea continueremo”.

Il coordinatore provinciale dei Democratici Riformisti, Santino Calderone, spiega perché si è arrivati alla decisione di supportare (“anzi candidare”, sottolinea), nella corsa alla poltrona di sindaco di Barcellona Roberto Materia (vedi articolo allegato), una lunga carriera politica e da amministratore, in An e Pdl, sostenuto alle amministrative dal gruppo Nania e dai forzisti di Formica. Per analizzare il quadro di un Comune che si è trovato a due mesi dal voto nello spazio di poche ore, con una mozione di sfiducia a Maria Teresa Collica, quasi “scappata di mano” rispetto alle intenzioni di chi l’aveva presentata, Calderone divide la riflessione in due parti: la prima collegata ad un Pd che dire in frantumi è un eufemismo e la seconda legata al fatto che al momento l’unica “coalizione pura” per così dire, chiaramente di sinistra è quella della Collica. Dare patenti di centro-destra ai Dr,è la tesi del coordinatore provinciale, è quantomeno azzardato da parte di chi si fa sostenere da esponenti che proprio per il centro destra si sono candidati appena nel 2012 e fino alle Europee.

“Andiamo per ordine-spiega Calderone- Ci siamo seduti al tavolo del centro-sinistra e abbiamo detto in prima battuta che ci riteniamo nelle condizioni di poter esprimere il candidato sindaco. La proposta non è stata condivisa così abbiamo detto,è giusto candidare un politico del Pd, non dobbiamo vergognarci di essere politici e abbiamo proposto il segretario cittadino del Pd, Russo, ma anche in questo caso le mille divisioni nel partito hanno creato ostacoli ed è scattata la ricerca all’esponente della società civica, alla figura altra. Mi chiedo, ma perché? L’esponente della società civica già c’è ed è candidata ed la Collica ed ha fallito, perché dobbiamo ripetere la stessa cosa? Perché non proporre una figura autorevole che fa politica nella sinistra come ad esempio Russo? Perché non candidare un politico? Non siamo stati ascoltati e alla fine ha prevalso la scelta di Turrisi che, vorrei ricordarlo, è appoggiato dal candidato del centro destra nel 2012,Catalfamo, e da Galluzzo che alle Europee era con Fratelli d’Italia. Allora perché dire che siamo noi che andiamo a destra?”.

Per la verità il Pd a Barcellona è una creatura con mille teste al punto che il segretario provinciale Basilio Ridolfo con ogni probabilità non darà il simbolo a nessun candidato in lizza. Del resto non potrebbe essere altrimenti perché ogni area va per conto proprio. Ci sono i Pd di Nicola Barbalace che appoggiano Turrisi, parte dei renziani con la Collica, il gruppo Panarello che sta valutando,altri che dirotteranno sulle liste Dr e infine quanti si avvicineranno ai centristi. Paradossalmente,la meno “contaminata” da provenienze di centro-destra è proprio la Collica, che è già in campagna elettorale da un bel pezzo mentre il Pd riesce a litigare con sé stesso a tempo indeterminato.

“Il Pd si è diviso in almeno 4 parti ed ogni pezzo appoggia un candidato diverso- continua Calderone- A questo punto ci siamo detti: questa non è più una coalizione di centro-sinistra che doveva invece essere il punto di partenza. Certo,sappiamo benissimo che al fianco di Materia ci sono gli ex An, ma a questo punto ci siamo detti, noi abbiamo un programma, un progetto civico e abbiamo candidato lui sulla base di questo. E’ un moderato ed è un politico che per 20 anni si è impegnato e che da tempo si era allontanato dalla scena. Abbiamo deciso di puntare su un politico e non su un esponente della società civile, perché se si continua a dire che i politici non valgono nulla allora tanto vale mettere i commissari ”.

I Dr sanno benissimo che la Collica parte avvantaggiata e che, paradossalmente proprio la mozione di sfiducia, proprio per le modalità con le quali è stata votata, è stata un boomerang per i partiti e vento in poppa per il sindaco sfiduciato e sanno bene che ci saranno almeno 4-5 candidati, il ballottaggio sarà scontato e la strada tutta in salita.

“Avevamo chiesto alla Collica di mettere un punto e aprire il dialogo con la politica. Lei non ha voluto. Noi volevamo inchiodarla alle sue responsabilità. Adesso la parola torna agli elettori, vedremo come interpreteranno le varie coalizioni,perché la verità è questa,ci sono diverse coalizioni. Noi proponiamo di restituire Barcellona ai barcellonesi”.

A Materia i Dr hanno indicato le priorità che intendono portare avanti -Attenzione ai più deboli attraverso un rilancio delle politiche sociali -Rilancio della vocazione commerciale del territorio -Valorizzazione delle zone collinari attualmente abbandonate -Migliorare le condizioni di vivibilità -Trasparenza nella gestione amministrativa con lo stop immediato alla politica degli affidamenti diretti -Avviare un'azione di nuova programmazione che porti tutti gli investitori interessati ad spendersi sul territorio.

A dar man forte a Calderone ci ha pensato Beppe Picciolo, capogruppo regionale Dr “ Sbaglia chi incasella la scelta del Pdr di sposare la candidatura di Roberto Materia come una “virata a destra”, bisognerebbe invece interrogarsi se siamo noi a scegliere la destra o meglio capire chi realmente di sinistra(?), sta sposando il progetto di un PD diviso e rinunciatario. Abbiamo scelto “l'uomo” Roberto Materia, con la sua storia fatta di professionalità, trasparenza e legalità, la sua nota capacità amministrativa e di dialogo con moderazione ed equilibrio. Senza pretendere medaglie o prebende “ex ante”, ma con il solo desiderio di poter contribuire a determinare il cambiamento del sistema politico, piuttosto opaco, degli ultimi anni”.

Molto più agevole il percorso a Milazzo dove il Pd è diviso allo stesso modo (ed infatti anche in questo caso è improbabile che il segretario Ridolfo affidi il simbolo del partito ad una delle parti), e i Dr sosterranno Giovanni Formica “sempre seguendo la stessa logica, appoggiare un politico che ha fatto politica da anni e non se ne vergogna,un uomo di sinistra e di partito che ha le idee chiare ed al quale abbiamo sottoposto i nostri punti programmatici”.

Rosaria Brancato

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