E' arrivato il momento di alzare il livello del dibattito e toglierlo dal bassofondo nel quale è piombato
Che per Cateno De Luca, candidato a sindaco di una città di oltre 240 mila abitanti, i patti siano carta straccia è apparso evidente 10 minuti dopo la fine della conferenza stampa di sabato. Che a Cateno De Luca non stia simpatico Bramanti, né Genovese, né Germanà, né Musumeci, né il centro destra, è altrettanto evidente dai post che pubblica su facebook a cadenza oraria, tanto da far pensare che vada in astinenza se non attacca qualcuno almeno 3 volte al giorno. Di cateno De Luca occorre evidenziare che comunque è stato il primo a presentare i programmi e che settimanalmente tiene conferenze stampa sui singoli temi. Sui social gran parte dei candidati si lasciando andare ad attacchi di ogni genere. Nelle scorse settimane Pippo Trischitta non è stato affatto tenero con gli avversari sui social nei suoi post.
Avendo quindi appurato che non si piacciono, non si trovano simpatici e non sono candidati insieme, ritengo che si arrivato il momento e questo vale per tutti i candidati e le coalizioni, di ALZARE IL LIVELLO DEL DIBATTITO e toglierlo dal bassofondo nel quale è piombato da giorni.
E’ uno dei peggiori inizi di campagna elettorale che si siano mai visti. E’ una gara, per dirla con Emilio Fragale “a chi sputa più lontano” e non è degna di una città civile.
Non è tollerabile che invece di parlare di programmi i cronisti siano costretti a pubblicare una lunga serie di post di dubbio gusto e del tutto privi di contenuti costruttivi o di comunicati stampa che altro non sono che “post” adattati via mail.
Sembra un campionato tra lottatori nel fango e se questo è l’inizio non oso neanche immaginare che cosa sarà tra un mese.
Mi rendo conto che al giorno d’oggi per avere un like in più o per essere ascoltati si è pronti davvero a tutto. Ma in gioco non c’è la coppa del ruttatore più bravo, quanto piuttosto L’AMMINISTRAZIONE DELLA CITTA’.
Mi rendo altresì conto che il livello del dibattito politico nazionale non sempre ha fatto da brillante esempio ma non è affatto detto che si debbano seguire per forza i CATTIVI MAESTRI. Magari si potrebbe davvero inaugurare una nuova stagione politica nella quale l’avversario non è un nemico da annientare anche sotto il profilo umano ma è un competitor da rispettare. So che rischio di sembrare ridicola e persino antica e fuori moda ma mi fa orrore pensare di avere davanti un mese e mezzo, anzi due, con toni da osteria e dibattiti su chi è peggio di chi.
Conosciamo i nomi dei candidati e di chi c’è dietro. A destra, a sinistra, al centro e di lato. E’ arrivato il momento di parlare di cose serie e di dibattere, anche animatamente, persino litigando, persino alzando la voce, facendo tutto quello che si fa nelle campagne elettorali.
Gli elettori vogliono sapere se, per dirla con il film “dietro il turpiloquio niente” o se ci siano i contenuti o se la gara dei rutti è stata solo una fase per rendere piccante l’avvio della campagna elettorale.
Se il gioco è crocifiggere l’avversario allora è bene avvisare i messinesi che i candidati sindaco e le coalizioni non hanno niente da dire e che è inutile che cerchino nelle testate giornalistiche informazioni sui contenuti della campagna elettorale, basta che vadano su facebook. Noi possiamo spegnere i computer, perché l’informazione ambisce ad essere altro piuttosto che una radiocronaca (o telecronaca o cronaca) di un torneo di sputi.
Rosaria Brancato
La gara di rutti è l’apice della competizione elettorale. Ma veramente sperate in contenuti che esulino dal triviale?
Illusi!