La richiesta era di sottoscrivere congiuntamente una lettera d'intenti volta al rispetto della correttezza elettorale e personale nei confronti degli avversari
Sono passati poco più di quindici giorni da quando Giuseppe Rodi, candidato alla carica di sindaco per la città di Giardini Naxos, ha chiesto pubblicamente agli altri candidati – sia alla poltrona di primo cittadino che a quelle del consiglio comunale – di sottoscrivere congiuntamente una lettera d’intenti volta al rispetto della correttezza elettorale e personale nei confronti degli avversari. Fino ad ora nessuno ha accolto la proposta, anzi, secondo le dichiarazioni del Comitato Rodi Sindaco, continuerebbero gli atteggiamenti sleali.
“E’ stato rilevato che sarebbero state candidate persone facenti parte di nuclei familiare che hanno dato il loro consenso e sostegno al candidato a sindaco Giuseppe Rodi. A ciò si aggiunge che, con fare persistente, si cercano di convincere componenti di questo comitato a dare il sostegno ad altri candidati a sindaco e lo candidati al consiglio comunale. Un comportamento questo – proseguono i sostenitori di Rodi – che non rientra nella lealtà e correttezza elettorale ma, diversamente, volto a sminuire le forze a sostegno di quel candidato che, non rientrando nelle logiche politiche e rappresentando la parte di cittadinanza che vuole il nuovo ed il cambiamento, include timore atteso il nutrito seguito”.
“A ciò si aggiungono le difficoltà oggettive riscontrate ad oggi, attesa anche la mancata autorizzazione all’autenticazione delle firme (in favore di personale comunale) al fine di procedere alla sottoscrizione delle candidature. Tra l’altro – prosegue il Comitato – in base alle voci popolari, continuerebbero a sussistere, e tardano a morire, le vecchie logiche clientelari e le promesse (che spesso non mancano nelle campagne elettorali) al fine di ottenere consensi elettorali”.
La conclusione è amara: “Ci auguriamo che i concittadini abbiano aperto gli occhi e, in caso avverso, non potranno rammaricarsi di nulla poiché, al nuovo, preferiscono il vecchio”.
Gi.Br.