Una campagna elettorale al veleno quella che si sta consumando in queste ore con le polemiche tra i candidati sindaco Cateno De Luca e Gaetano Sciacca. Un botta e risposta infinito che va dalle precisazioni dei legali di De Luca al videomessaggio che Sciacca ha mandato al suo competitor dai luoghi del famoso contratto di quartiere.
In questi ultimi giorni di campagna elettorale il clima è sempre più incandescente tra i candidati sindaco Cateno De Luca e Gaetano Sciacca. A suon di polemiche e durissimi botta e riposta, attacchi, repliche e controrepliche, il deputato candidato De Luca e il candidato del M5S Sciacca non se le stanno mandando a dire, inasprendo ancor di più una campagna elettorale sempre più nervosa e astiosa. E così, dopo il primo round d attacchi, in cui Sciacca aveva tirato in ballo il rischio commissariamento se De Luca dovesse diventare sindaco e dovesse essere condannato nell’ambito delle vicende giudiziarie che lo riguardano, con la risposta di De Luca che aveva fatto parlare direttamente l’avvocato Carlo Taormina, ecco che le stilettate continuano.
“Gaetano Sciacca riversa su di me una serie di insulti, rimestando la solita melma di fandonie pescata dai motori di ricerca. Questo non mi turba più di tanto, sebbene mi sia toccato scomodare due legali per smentirlo con dati di fatto incontestabili". A dirlo è Cateno De Luca che rilancia: "Quello che più mi sorprende e mi inquieta è che il mio avversario non risponde nel merito degli interrogativi sollevati nella interrogazione parlamentare da me depositata. Cosa lo trattiene? Mancanza di argomenti o qualche inconfessabile timore? Lo invito, ancora una volta, a superare ogni timidezza ed a partecipare alla nostra manifestazione di giovedì 7 per un sereno confronto basato sugli atti in possesso dei competenti uffici della Regione Siciliana".
"Per quanto riguarda le mie – peraltro già note – vicende giudiziarie, alle quali l'ing. Sciacca ha dato un'errata, calunniosa e fuorviante interpretazione, invito a leggere le precisazioni formulate dai miei legali, Carlo Taormina e Giuseppe Cozzo.
E infatti non c’è stata solo la difesa da parte dell’avvocato Taormina, ma anche quella dell’avvocato Cozzo: “De Luca ha già pagato 13 mila euro nonostante non fosse ancora tenuto a farlo in quanto ancora pende il ricorso in Cassazione. Convenuto in sede penale e contabile in relazione alla rendicontazione del contributo unificato assegnato al Gruppo da lui presieduto nel corso della XV legislatura dell’Assemblea Regionale Siciliana, con sentenza del G.U.P. di Palermo del 12 luglio 2016, è stato assolto con formula piena “perché il fatto non sussiste”.
Per gli stessi fatti, la Corte dei conti ha tuttavia condannato De Luca al risarcimento di euro 13.204; somma che De Luca, pur avendo proposto ricorso alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, attualmente pendente, ha prontamente provveduto a pagare”.
Dal canto suo Gaetano Sciacca ha deciso di rispondere con un video che suona soprattutto come una chiara provocazione indirizzata direttamente a De Luca. Il candidato 5Stelle è andato nel “fortino” del suo competitor, in quella Fiumedinisi che spesso viene citata come esempio di buona amministrazione per il lavoro svolto dal deputato negli anni da sindaco. Sciacca colpisce De Luca ancora rigirando il coltello nella piaga delle vicende giudiziarie che lo coinvolgono e sceglie come location per questo suo messaggio il luogo in cui dovevano sorgere un albergo con annesso centro benessere e villette che rientravano in un progetto di riqualificazione meglio conosciuto come “contratto di quartiere”. Sciacca però stavolta non entra nel merito dell’inchiesta giudiziaria, che si è conclusa con l’assoluzione di De Luca da tutte le accuse di falso, concussione e tentata concussione. Si rivolge al suo avversario chiedendo che fine hanno fatto albergo e sauna di fronte ad uno scheletro incompiuto. “Che dolore, che dispiacere, vedere una zona così bella dal punto di vista ambientale e paesaggistico, distrutta e abbandonata” dice Sciacca che poi chiede dove siano finiti i 2,5 milioni di finanziamenti del contratto di quartiere che dovevano servire per costruire un grande centro polifunzionale.
Ovviamente non si è fatta attendere l’immediata risposta di De Luca che naturalmente ha usato lo stesso mezzo: un videomessaggio per dire a Sciacca che invece i lavori lì a Fiumedinisi sarebbero ripartiti. E scende in campo anche l’attuale sindaco di Fiumedinisi a difendere il lavoro del suo predecessore.
Insomma, una battaglia che ormai si consuma a suon di polemiche e accuse reciproche.